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Scritto Martedì 22 febbraio 2022 alle 09:25

Lezione di legalità per i ragazzi di Fumagalli e Greppi con l'ex questore Rino Germanà

E' tornato a parlare ai ragazzi dell'istituto Graziella Fumagalli il Questore in pensione Calogero (Rino) Germanà, salvatosi da un attentato di stampo mafioso. L'incontro - che si inserisce nel percorso di educazione alla legalità e di contrasto alle mafie, previsto dal curricolo verticale di educazione civica dell'Istituto - ha visto la partecipazione delle classi terze e quinte della scuola casatese e delle classi 1LA, 2LA e 2LB dell'istituto Alessandro Greppi di Monticello.
Pur trattando temi complessi che hanno cambiato una pagina della storia del nostro Paese, l'ospite è riuscito a catalizzare l'attenzione, l'interesse e la curiosità degli alunni, colpiti soprattutto dall'umiltà, dall'empatia, dalla capacità comunicativa e dal linguaggio semplice e lineare.

La lezione ''a distanza'' con Rino Germanà

Tante le domande proposte dai ragazzi, così come le tematiche affrontate: violenza, legalità, coraggio, condivisione, sensibilizzazione e famiglia. Germanà ha sottolineato più volte che nella vita non bisogna avere particolari qualità: ''la vita di ognuno prende risvolti inimmaginabili, bisogna avere la capacità di accettarla così come si presenta senza lasciarsi travolgere''. L'ospite - invitato dalla docente di lettere dell'istituto Fumagalli (e peraltro cugina) prof.ssa Santina Messina - ha fornito importanti spunti di riflessione. Germanà ha inoltre ribadito che, quando scelse di intraprendere la carriera di poliziotto, non seguì "alcuna regola o tecnica per essere coraggioso" ; ma in lui era "semplicemente cresciuto sempre di più uno spirito di competizione con se stesso" e non con gli altri.

"Tutti siamo uguali, nessuno è speciale: bisogna essere speciali solo nelle circostanze'' ha sottolineato.
E a chi gli ha chiesto in che modo si possa sconfiggere la mafia, ha risposto che è fondamentale sensibilizzare, informare e condividere.
''L'esperienza vissuta è un fatto di memoria che è diversa dal ricordo, perché altrimenti risulterebbe un'informazione asettica che non sensibilizza; se al contrario tematizziamo diventa memoria e gettiamo le basi per creare uno spazio di comunicazione comune e una coscienza che nelle scuole si trasforma in attività antimafia e antiviolenza: solo in questo modo saremo in grado di evitare, combattere e sconfiggere la mafia. Non dimentichiamo che il mafioso ha una famiglia e dei figli che frequentano la scuola. L'aspetto culturale diventa comunicazione di intesa umana che porta al confronto, al miglioramento personale, alla soddisfazione dei nostri bisogni e al raggiungimento del bene comune''.

Con queste parole, condivise e apprezzate dal dirigente del Fumagalli Renzo Izzi sempre pronto ad accogliere e ascoltare, si è concluso l'incontro con Germanà che è stato ringraziato, per la disponibilità, dalla prof.ssa Santina Messina e dal prof. Beniamino Valeriano, promotore dell'incontro per le classi del Greppi.
Soddisfatto anche Dario Crippa, dirigente del Greppi, che ha ringraziato l'Istituto Fumagalli per la collaborazione e i docenti per aver organizzato questo incontro che ha permesso agli studenti di entrambi gli istituti di condividere un momento così importante.
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