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Scritto Giovedì 22 luglio 2010 alle 16:41

Besanino: nell'estate 2011 tratta bloccata da Triuggio a Villasanta per Pedemontana. Dalle Regione linee autobus "alternative"

A distanza di un anno dall'avvio dei cantieri per la Pedemontana, i pendolari della linea Lecco-Milano via Molteno hanno chiesto alla Regione un incontro per ottenere dei chiarimenti circa l'interruzione della linea ferroviaria, prevista appunto per l'estate 2011.
Alla riunione, svoltasi di recente presso la sede regionale del Pirellone, ha partecipato una delegazione del comitato pendolari e le notizie, come già si poteva immaginare, non sono certo positive per gli utenti della tratta.


Il besanino nei pressi della stazione di Biassono



Come già preannunciato, i lavori interesseranno la tratta ferroviaria tra le fermate di Biassono e Macherio, ma il servizio treni sarà interrotto per un tratto ben più lungo, vale a dire tra le stazioni di Triuggio e Villasanta.
Le due fermate sono state scelte in quanto dotate di binario di raddoppio e di impianti di sicurezza che consentono l'attestamento e la manovra dei treni.
L'interruzione avverrà in due distinti periodi: tra luglio e agosto 2011 per la durata di circa 2 mesi e tra giugno e settembre 2012 per un periodo più lungo, stimato in 4 mesi circa.
"I lavori - hanno spiegato i pendolari in un comunicato diffuso sul sito -saranno svolti da RFI in virtù della convenzione che sarà sottoscritta con Pedemontana Lombarda. Attualmente l'impegno di quest'ultima è quello di ripristinare la linea allo stato attuale con il sedime della stazione di Biassono predisposto per il secondo binario. Da parte nostra abbiamo ribadito che e' invece opportuno chiedere, quale "compensazione" ai disagi creati, la realizzazione immediata della nuova stazione per consentire uno snellimento della circolazione e quindi una riduzione dei tempi di percorrenza".



Regione Lombardia ha poi illustrato le ipotesi su cui intende lavorare con Trenitalia-LeNord e RFI per produrre un programma di sostituzione del servizio ferroviario durante la fase di cantierizzazione di Pedemontana. Nel punto di intersezione con l'autostrada la linea dovrà essere sopraelevata di circa 4 metri e questo non renderebbe quindi possibile realizzare un binario di circolazione parallelo visto che, nei pressi di Macherio Canonica, la ferroviaria è a ridosso del fiume Lambro.
La linea verrebbe quindi divisa in 4 distinti bacini di utenza ai quali andranno trovate altrettante distinte soluzioni di trasporto:

1 Tratta Milano - Villasanta: non sarà interessata da interruzione e si ipotizza il mantenimento del servizio attuale gestito col nuovo materiale rotabile GTW;

2 Tratta Villasanta - Triuggio: è la tratta fisicamente interessata da interruzione. Si ipotizza di servire gli utenti di Macherio utilizzando corse potenziate della linea Carnate - Seregno, rivisitate nell'orario in modo da garantire comode corrispondenze a Seregno verso Milano. Per gli utenti di Biassono va invece ricercata una soluzione integrata con la Provincia di Monza per l'utilizzo dei servizi di Brianza Trasporti (linea Z221) fino a Monza in alternativa al treno. I viaggiatori di Canonica utilizzeranno un specifica fermata delle corse sostitutive di bus che verranno predisposte per il terzo bacino;

3 Tratta Triuggio-Molteno: sulla tratta si ipotizza di mantenere attivi gli stessi servizi di oggi (limitati alla tratta in questione). Tali servizi dovranno trovare a Triuggio un proseguimento con bus verso altre stazioni servite dal treno per poter raggiungere Milano. Le ipotesi di relazione allo studio sono i collegamenti con le stazioni di Villasanta, Arcore o Seregno.

4 Tratta Molteno-Lecco: per questo bacino d'utenza si ritiene più efficace valutare l'ipotesi di deviare i flussi di domanda verso la stazione di Merone, garantendo l'interscambio verso Milano con i treni della linea Asso - Milano.

 

 

Il tratto che sarà chiuso alla circolazione dei treni

 

Entro settembre Regione e RFI si impegneranno a studiare le ipotesi di sostituzione condivise nella riunione e a restituirne i risultati per valutarne congiuntamente la fattibilità.
Per il momento i pendolari non possono che manifestare preoccupazione. L'alternativa ad una tratta su ferro, già per sua natura lenta, è l'aggiunta di un percorso da effettuare in autobus. I tempi di percorrenza per raggiungere le località di studio e lavoro appaiono davvero lunghe e la via più praticabile sembra quella di scegliere un altro mezzo di trasporto che non sia il treno.

G.C.
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