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Scritto Giovedì 05 agosto 2010 alle 11:15

''Insieme per Costa Masnaga'' critica sui progetti di Bonacina

Critica la minoranza di Paolo Panzeri rispetto alle linee guida in tema di pianificazione territoriale espressi dalla giunta Bonacina. Al centro delle divergenze alcuni dei temi caldi che hanno tenuto banco in questi mesi.
Com'è noto da alcuni giorni scorsi il gruppo Insieme per Costa Masnaga ha diffuso un questionario per approfondire il problema di quello che sarà il futuro della frazione di Brenno dopo il 2013, allo scadere della convenzione in essere con la cementeria Holcim di Merone.
"A fine convenzione la miniera dovrà diventare un lago. Dovrà essere deviato il corso della Bevera che diventerà immissario ed emissario del lago. Questo è il succo della convenzione in essere" ha spiegato il capogruppo Paolo Panzeri. "Vogliamo che un biologo ci indichi quale sia la condizione migliore per la vita del lago. Si è parlato di molti progetti che coinvolgono il futuro recupero della cava. Il nostro fine è il completo recupero ambientale, il resto possono solo essere mezzi per il raggiungimento del fine".
Ma Brenno è solo uno dei temi più dibattuti e più controversi. Le critiche infatti non hanno risparmiato anche il discusso, e ormai accantonato, outlet.
"Parlare di questo progetto e' un parlare squisitamente "politico", che non dice nulla e non porta a nulla" ha criticato Panzeri. "La sostanza è che a nostra avviso nulla è cambiato dalla prima presentazione fatta nell'ormai lontano 2007, durante l'amministrazione Sola. Da quella data non si sono viste implementazioni del documento di massima provvisorio presentato ai tempi, non si è avviato nessun iter amministrativo, non si è discusso ad un tavolo degli "scenari" da prendere in considerazione e quindi da sviluppare. Da quella data solo discorsi tra comune, provincia ed enti interessati. Ora, entro pochi mesi il Comune di Costa Masnaga dovrà varare il Pgt che regolerà almeno per i prossimi 5 anni gli indirizzi urbanistici del paese. L'Outlet di per sé è un progetto con punti positivi e negativi, che merita comunque una seria presa d'atto dello stesso progetto. Quel che manca ora è il tempo. Non è possibile in così poco tempo decidere su un progetto così "impattante" sul territorio, ormai è troppo tardi".
Terzo e ultimo (ma non per questo meno importante) tema, la questione del cosiddetto Fabricòn, in cui si prevede la realizzazione di una residenza per anziani. Il progetto in particolare prevede la realizzazione di 60 posti convenzionati e ammonta a un totale di 5 milioni 400 mila euro. E proprio per finanziare quest'opera l'amministrazione non ha escluso la possibilità di concedere l'autorizzazione per ulteriori escavazioni alla cementeria, ipotizzando la demolizione e ricostruzione della cosiddetta "torre di Brenno".
"Riteniamo che vincolare, sotto l'aspetto della valorizzazione ambientale storica, una parte importante delle strategie di sviluppo del paese ad un progetto se pur importante che può essere quello della Casa di Riposo non è pienamente condivisibile" ha replicato Panzeri. "Pur condividendo la necessità di concludere un comparto importante come quello del Fabbricone, non possiamo non sottolineare che al momento quell'area è solo in parte di proprietà comunale, che il resto dell'area è oggetto di un lascito a cui un privato deve ottemperare. Questa è una problematica che è rimasta senza chiarimenti dall'ultima legislatura. Avevamo chiesto una discussione allargata su questo argomento anche al fine di chiarire i punti oscuri che mano a mano sembrano emergere. Vincolare le strategie di sviluppo di un paese per un progetto che è molto lontano quantomeno nella determinazione di un progetto di massima e della sua fattibilità economica, non lo riteniamo condivisibile".
M.M.
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