In pochi giorni ha raccolto 150 iscritti il gruppo nato su Facebook e dedicato alla Chiesina di Rimoldo a Valaperta.
Un edificio ormai fatiscente e da anni chiuso al culto per motivi di sicurezza, che i residenti della frazione casatese vorrebbero vedere tornare all'originale splendore.
Il gruppo è nato sul social network su iniziativa di alcuni cittadini di Valaperta che, memori dell'importante storia della chiesina, hanno deciso di mobilitarsi virtualmente affinchè il trascorrere degli anni non mini irrimediabilmente l'esistenza della chiesa.
Oltre ad alcune foto di repertorio, i fondatori del gruppo si sono immedesimati nella piccola struttura, dando voce ai suoi pensieri.

La chiesina di Rimoldo
"Sono la chiesina di Rimoldo e mi permetto di ringraziare, con esile voce (soffro molto di raucedine e artrosi), quanti hanno finalmente ripreso a parlare di me in questi ultimi giorni. Sì, è vero, di tanto in tanto qualcuno, passando, mi ha pensata, per un attimo e mi ha inevitabilmente commiserata per il grande stato di abbandono, ma poi rassegnato e sopraffatto dagli impegni quotidiani mi ha dimenticata... Come mi sento?!... Onestamente molto male, sia fisicamente che moralmente. Troppa acqua infatti è penetrata nelle mie ossa e il peso della neve mi è sembrato insopportabile, il mio volto è stanco e tumefatto, ma soprattutto nessuno più da molti anni può varcare la mia soglia, nessuno più viene a trovarmi, a visitarmi, a portarmi conforto, a darmi speranza, a fare qualcosa per me. Rimane solo qualche bambino che indifferente e ignaro del pericolo si ferma un po' a giocare nella piazzetta antistante o sui miei gradini".La storia della chiesa dedicata a San Carlo si perde nelle pagine della storia: secondo alcune fonti il nucleo originale sarebbe stato costituito da una cappella edificata tra il XV ed il XVI secolo, quando ancora Rimoldo costituiva un comune a sé prima della fusione, avvenuta nel 1580 per mano di numerosi sindaci locali, in quello che sarebbe poi diventato il comune di Casatenovo.

A lato dell'edificio sacro sorgeva, sino ad una trentina di anni fa, il vecchio palazzo dei "Rimoldi", una maestosa dimora fatta costruire attorno al 1500 dalla nobile famiglia dei Parravicini di Erba e ricca di affreschi , statue e fastosi giardini: dopo la demolizione del palazzo, furono in molti ad aspettarsi lavori di recupero dell'edificio sacro, di anno in anno sempre più decadente.
Il prossimo giovedì 4 novembre, giorno della commemorazione di S. Carlo, a cui la chiesa è intitolata, è in programma una manifestazione simbolica a sostegno della struttura religiosa di Rimoldo, i cui dettagli saranno resi noti con il trascorrere del tempo.
"Più persone saremo più forte sarà la nostra "protesta" e ci dirà anche se avremo la forza per rimuovere tutta questa omertà e tutto questo "menefreghismo" che c'è intorno a questa chiesa" si legge sulla bacheca del gruppo.

Lo splendido palazzo adiacente alla chiesa abbattuto alla fine
degli anni Settanta causa inagibilità
Il timore dei residenti è quello che la chiesa possa venire abbattuta o peggio che giorno dopo giorno possa scomparire, nell'indifferenza delle istituzioni.
Interpellato sulla questione, il parroco di Casatenovo Don Sergio Zambenetti respinge questa ipotesi.
"Al momento non c'è ancora nulla di definitivo ma sarebbe nostro desiderio mettere in sicurezza questa struttura, che è stata molto importante per la storia religiosa della comunità di Valaperta. Sono appena tornato dalle vacanze e non sapevo nulla di questa iniziativa. Francamente avrei preferito essere informato o che comunque qualcuno mi avesse parlato di persona del problema, invece di apprenderlo da voi" ha commentato il prevosto.
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