Giovanni, Antonio e Marco sono iscritti alla Cgil e due di loro sono anche delegati sindacali.
Ho fatto e organizzato molti scioperi, prima come semplice operaio, poi da delegato sindacale e infine da sindacalista e tutte le volte ho provato, a volte riuscendo, altre volte meno a "bloccare la produzione".
Del resto l'obiettivo dello sciopero quale è se non quello di recare danno all'impresa? Il lavoratore sciopera, paga un prezzo e danneggia l'azienda per convincerla ad accettare le proprie richieste, siano esse salariali che normative.
Funziona così da due secoli e mi stupisce la meraviglia di chi oggi finge di non saperlo, se poi chi recita questa parte è anche un sindacalista non può nemmeno usare l'alibi della buona fede.
Vorrei però provare ad evidenziare un altro problema, lo faccio con un esempio: in Parlamento è presente il senatore Dell'Utri, condannato in primo e secondo grado per collusione con la mafia, rimane al suo posto di "lavoro" in Senato, lautamente retribuito da noi, perché in nome del "garantismo" fino all'ultimo grado di giudizio và considerato innocente, qualcuno mi spiega perché i tre operai che invece sono stati dichiarati innocenti non possono tornare a lavorare? Non in senato ma alla catena di montaggio.
Due pesi e due misure, una per l'appartenente alla casta, l'altra per tre persone normali.
Forse è questa la giustizia che non funziona e da riformare non quella delle leggi ad personam.
Sento già le critiche, è sbagliato"confrontare due vicende così diverse", "sei il solito estremista", "non si può mettere i bastoni tra le ruote di una azienda come la Fiat che vuole investire nel nostro Paese" e via di questo passo.
Per fortuna, un vecchio saggio come il Presidente Napolitano ha ribadito che le leggi deve rispettarle, nella sostanza e non solo nella forma; anche chi si chiama Agnelli o Elkan o porta il maglioncino di cachemire e gira in Ferrari.
Temo che anche il Presidente delle Repubblica rimarrà inascoltato perche Lui, ( il manager mandato dalla provvidenza) si ritiene al di sopra di queste piccole cose, per Lui l'unica cosa che conta è il profitto per sé e gli utili per gli azionisti, se poi il prezzo lo pagano i soliti noti non è affar suo.
Del resto la Sua logica è molto chiara " vi faccio lavorare cosa volete di più" volete diritti?, il rispetto delle leggi dei contratti?, un salario equo?, sono idee del secolo scorso.
Peccato che le sue idee non sono del secolo scorso, ma di due secoli fa, tipiche del padrone delle ferriere, poi sono nate le organizzazioni sindacali, la democrazia ha stabilito leggi e regole che debbono valere per tutti, anche dentro le Sue fabbriche e anche Lui dovrà abituarsi a rispettarle.