“Le responsabilità delle inondazioni dello scorso agosto vanno ricercate anche nella presente amministrazione comunale”: così inizia il comunicato diffuso in questi giorni dal gruppo di minoranza “Unione Popolare Viganò” in merito all’articolo pubblicato su Casateonline lo scorso 14 settembre, riguardante le dichiarazioni del primo cittadino Renato Ghezzi sui danni causati dalla “piena” della roggia detta Fiume durante gli episodi temporaleschi del 12 agosto.
Un lungo comunicato nel quale i consiglieri di minoranza e il capogruppo Valentino Pelucchi contestano al primo cittadino l’entità dei danni causati dal maltempo, riconducendo i disagi registrati nella parte a sud del paese ad una mancata manutenzione dell’alveo del fiume e delle strade adiacenti.
“Premesso che in passato la “Roggia detta Fiume” è stata oggetto di grande attenzione dalle precedenti Amministrazioni con grossi interventi strutturali (rifacimento dei ponti sulla strada delle Molere, in località Cascina Colomba e al confine con Sirtori, rifacimento del ponte sul confine con Missaglia ad opera della Provincia, rifacimento dell’argine sulla sponda ovest della stessa con progetto approvato, finanziato e collaudato dai funzionari del Ministero dell’Ambiente e mai completato da questa Amministrazione), nel centro edificato non si sono riscontrati problemi a carico delle tubazioni delle acque meteoriche e dei pozzetti - si legge nel comunicato della minoranza - possiamo quindi con certezza affermare che l’eccessiva urbanizzazione, dato e non concesso che sia tale, non è causa dei danni lamentati.
Qualche danno però c’è stato, certamente non nella misura irreale dichiarata dal Sindaco che invitiamo a provare sia i danni sia il loro ammontare.
A sud della cascina Colomba, abbiamo registrato la rottura degli argini della roggia con evidenti erosioni dei terreni ai lati. Da più di due anni, i proprietari dei terreni hanno segnalato agli uffici comunali il distacco di alcuni massi dall’argine che, caduti nella roggia, ostruivano il regolare passaggio dell’acqua, mai rimossi da questa Amministrazione.
Più a valle le esondazioni laterali su aree a prato non hanno arrecato danni evidenti. Tali aree sono già lo sfogo naturale della Roggia, quelle che il Sindaco va proponendo, altre non ce ne sono.
Nella parte terminale della roggia, dove in passato si sono verificate situazioni di pericolo, anche in questa occasione ci sono stati problemi.
Nella parte che precede il ponte, al confine con Missaglia, sarà il caso di verificare la portata del ponte stesso.
La parte a ovest del ponte, dove si registrano dissesti, smottamenti e inondazioni è la parte che il Sindaco ha escluso dai lavori di rifacimento dell’argine a favore di altri interventi.
I danni consistenti e seri si sono verificati in via Marconi tra il civico 8 e il civico 14. Il tratto di strada in questione ad ogni pioggerella diventa un fiume. Da quasi cinque anni, su questa strada non è stato speso un euro per la manutenzione, non è stato pulito un metro di cunette nonostante gli smottamenti del terreno soprastante. La cameretta di raccolta delle acque, che coi lavori di assestamento degli argini porta acqua alla roggia Fiume, è impossibilitata a raccogliere acqua perché sommersa dal fango.
Il troppo pieno della roggia di via De Gasperi non è mai stato realizzato e così la ditta Fubri viene travolta dalle acque di un temporale un poco più violento. Dopo il temporale d’agosto cinque camion di terra sono stati rimossi: terra che non ha portato l’ultimo temporale, ma che stava lì da anni e che ricopriva il canale di scolo sottostante”.
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