A pochi giorni dalla seconda conferenza dei servizi riguardante il discusso allevamento di polli ornamentali di Garbagnate Monastero, per far luce sulla questione che da mesi "divide" il paese e le forze politiche locali abbiamo contattato Gino Villa, titolare dell'azienda agricola barzaghese "Il Sogno di Villa Gino", per ascoltare le ragioni e le motivazioni che hanno spinto questo giovane allevatore all'acquisto del terreno di via delle Betulle prima di vedersi negare la possibilità di realizzare l'allevamento in oggetto.
La storia di 27enne parte da lontano, dalla passione per gli animali e in particolare per le razze avicole, coltivata sin da bambino. Poco più di un anno fa Gino Villa si presentò agli sportelli dell'ufficio tecnico di Garbagnate Monastero chiedendo un parere preventivo in merito alla realizzazione di un allevamento avicolo di razze ornamentali in un terreno di via delle Betulle, al limitare della frazione di Brongio.
"In quell'occasione l'ufficio tecnico mi rilasciò un parere favorevole, previa l'aggiunta di piccole modifiche al progetto originale riguardanti spostamenti e arretramenti di entità davvero minima - ci ha spiegato l'allevatore barzaghese -
soltanto dopo aver ottenuto questo parere positivo procedetti all'acquisto del terreno".Le cose però, sarebbero mutate nei mesi successivi.
"L'atteggiamento dell'amministrazione comunale è cambiato, fino alle ultime settimane, con l'interpretazione autentica dell'articolo D14 del PGT che blocca questo mio progetto. La stessa ASL si era espressa favorevolmente in merito, sia per quanto riguarda il numero di animali sia per quel che concerne le distanze dalle abitazioni, previo un piccolo arretramento di 5 metri che avrei senz'altro provveduto ad effettuare".La questione, definita "di lana caprina" dallo stesso sindaco di Garbagnate Angelo Cafagna, è stata infatti definitivamente chiarita nella controversa seduta di consiglio comunale del 3 settembre scorso con l'interpretazione autentica del "passaggio" della norma contestata, secondo la quale
"è vietata ogni forma di allevamento zootecnico su tutto il territorio, ad esclusione degli animali da cortile, fino ad una distanza di metri 200 dalle zone abitate". Nella delibera riguardante l'interpretazione della norma si legge invece come
"per allevamento di animali da cortile deve intendersi esclusivamente l'allevamento a carattere familiare destinato all'autoconsumo e non a scopi commerciali. Ogni diversa fattispecie si configura come allevamento zootecnico".
Il sindaco Cafagna
Da qui, la ferma opposizione dell'amministrazione comunale alla realizzazione dell'allevamento avicolo di Gino Villa, in quanto destinato a scopi diversi dall'autoconsumo e, a detta dello stesso sindaco Cafagna,
"contrario allo spirito del PGT secondo il quale non vi devono essere allevamenti all'interno del centro abitato".
"Nel testo del PGT tuttavia si parla di animali da bassa corte e non si fa minimamente accenno all'uso privato degli animali - ha concluso Gino Villa -
un espediente a cui si è ricorsi e che blocca il mio progetto".Giovedì 14 ottobre alle ore 9 le parti chiamate in causa si riuniranno presso l'aula consiliare di Garbagnate Monastero per la seconda conferenza dei servizi circa il futuro dell'allevamento avicolo. Soltanto allora si conosceranno le sorti di questa delicata vicenda che vede contrapposte le scelte dell'amministrazione comunale al progetto del giovane allevatore barzaghese.
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