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Scritto Giovedì 14 ottobre 2010 alle 17:06

Le considerazioni del sindaco Cafagna al termine della seduta

Il sindaco Angelo Cafagna
Al termine della conferenza il sindaco Angelo Cafagna ha espresso una personale considerazione sulla vicenda, riassumendo le tappe che hanno condotto il consiglio comunale alla formulazione dell’interpretazione autentica dell’
articolo D14.
“Questo allevamento costituisce una bella cosa nel posto sbagliato. Essendo stato il sindaco che ha redatto il PGT vigente, mi sono posto all’epoca alcuni paletti tra cui quello di non far costruire nulla sulle balze e sui terrazzamenti di quell’area. Altri due proprietari avevano chiesto di poter realizzare una casa per i propri figli, questa possibilità l’abbiamo negata e siamo andati in causa per tener fede al nostro ideale, quello di lasciare l’area com’è oggi. A seguito delle osservazioni pervenute sul PGT, che inizialmente bandiva gli allevamenti dall’intero territorio comunale, abbiamo stabilito il limite dei 200 metri dai centri abitati. Forse in maniera stupida abbiamo inserito l’eccezione degli “animali da cortile” per consentire l’esistenza dei classici pollai che in Brianza un po’tutti possiedono. Abbiamo senz’altro sbagliato nello scrivere, ma non nell’esprimere lo spirito di questa norma. Poi verranno i giudici, il tar e le sentenze che saranno legge, ma voglio sottolineare come quest’amministrazione non sia contraria a priori al “Sogno di Villa Gino”. Non abbiamo “cambiato” il D14 come affermato dall’architetto Mauri, ci siamo solo limitati a chiarirlo. L’insediamento non si deve fare in virtù dell’opportunità negata in passato a chi voleva costruirci delle case per i propri figli, ma rimango della mia idea iniziale: stiamo parlando di una cosa giusta ma nel posto sbagliato”.
R.B.
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