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Scritto Martedì 19 ottobre 2010 alle 09:04

Sinistra, Ecologia e Libertà: con la Fiom su la testa

Il grande successo della manifestazione indetta dalla FIOM a Roma riporta il tema del lavoro al centro della scena politica nazionale. Centinaia di migliaia di operai e impiegati, insegnanti e precari, giovani e anziani, hanno detto a tutti che i lavoratori vogliono attenzione ai temi dei diritti, dei salari, della certezza del lavoro delle pensioni. E’ giunta forte e chiara la richiesta di rispettare i contratti nazionali e di sottoporre al giudizio di tutti i lavoratori ogni scelta che li riguardi, altrettanto chiara è giunta la richiesta di unità dei lavoratori contro i tentativi di divisione messi in atto dalla parte più retriva del padronato e dai Ministri. Dopo 2 anni in cui un Governo incapace ha cercato di nascondere la crisi e poi di farla pagare solamente alle classi medio-basse, un soggetto attivo torna sulla scena e mette in primo piano i temi veri che interessano i cittadini. Sinora la maggioranza PDL-Lega ha pensato ai problemi del Presidente del Consiglio, si è data da fare per cercare di salvarlo dai processi, ha inseguito le pulsioni razziste e le questioni di potere personale dei vari Berlusconi, Bossi, Fini, Formigoni, Tremonti, dimenticando il Paese, i cittadini e i loro bisogni. La piazza di Roma ha chiesto alla politica di guardare alle persone, di pensare ad un futuro di speranza che elimini il precariato, di costruire un percorso che imponga una redistribuzione del reddito degna di un Paese civile, di progettare uno sviluppo che abbandoni la scelta vecchia del nucleare e punti sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico, di tagliare le grandi opere inutili e di investire sulla scuola e la cultura. La base di un futuro programma di governo non può prescindere da questi temi, non può dimenticare che negli ultimi 10 anni le politiche del centrodestra hanno rubato risorse ai salari e alle pensioni per darle alla rendita e alla speculazione; oggi il 10% degli italiani possiede il 45% della ricchezza, unico caso in Europa. In chiusura non possiamo dimenticare la pessima figura del Ministro degli Interni Maroni, incapace di prevenire le violenze perpetrate a Genova dai fascisti della tifoseria serba - legata ai gruppi paramilitari e ospitati per giorni dagli ultras italiani più violenti - ma attentissimo a lanciare allarmi infondati nei confronti di centinaia di migliaia di lavoratori che pacificamente e democraticamente difendono la loro dignità e le conquiste sociali. Questa ennesima stupidaggine fa emergere l’assoluta distanza tra chi ci governa, urlando al nord e mangiando a Roma, e il Paese reale composto da donne e uomini che vivono ogni giorno difficoltà enormi. Dai metalmeccanici arriva il segnale che un altro futuro è possibile e inizia oggi.
Sinistra Ecologia Libertà - Coordinamento Provinciale di Lecco
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