Cinquant'anni fa ricevevano in dono la villa in cui ancora oggi abitano e assistono le sorelle più anziane.

E' infatti da mezzo secolo che le Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù sono a Casatenovo, portando il loro conforto al domicilio dei malati poveri - missione esclusiva dell'ordine.

E una tale ricorrenza è stata celebrata mercoledì mattina con la Messa e una visita con le suore stesse alla mostra fotografica allestita presso la chiesetta dell'oratorio proprio per documentare l'azione delle religiose in paese.

Un ambiente - quello della mostra - disegnato dall'architetto casatese Andrea Corneo - con la collaborazione del fotografo Giorgio Pennati - intorno a tre elementi simbolici.

Il parroco don Sergio Zambenetti
La sedia, a rappresentare la presenza familiare e umile delle suore, impegnate in un servizio discreto rivolto ad una umanità malata, provata dalla sofferenza e dalla solitudine, e per questo alla deriva (la barca) nei marosi della Storia, con i suoi ingranaggi inesorabilmente in moto (il cerchio di lingotti di tufo).

"La nostra gratitudine per il dono di Giuseppina Villa - ci ha spiegato Suor Chiara, Madre superiora -
è invariato e ancora vivo: oggi viviamo in una splendida dimora dove le nostre consorelle più anziane possono essere assistite come si deve.

Siamo rimaste in trenta, di cui ben dodici di età compresa tra i novanta e i cento anni. Le vocazioni 'italiane', com'è noto, sono in calo, ma abbiamo le nostre care sorelle del Madagascar a sostenerci con la loro giovane età.

Il fotografo Giorgio Pennati
Oggi ci spostiamo in auto, mentre negli anni Sessanta andavamo a casa dei malati in vespa. Era un altro mondo!"

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