L’edificio, oggetto lo scorso anno di un notevole intervento di restauro e sistemazione costato alle casse comunali 220mila euro, sarà presto dotato degli ultimi arredi interni indispensabili per il “trasloco” del patrimonio librario locale. Accanto a questi, una serie di piattaforme informatiche dotate di pc con connessione internet completeranno l’offerta della nuova biblioteca, che prenderà sede al primo piano dell’edificio davanti a una grande vetrata affacciata sul Parco del Curone, una postazione indubbiamente suggestiva che raccoglierà probabilmente il favore della popolazione viganese.
A parlare dei lavori, intanto, è stato l’assessore ai lavori pubblici Fabio Bertarini, che ha voluto sottolineare la nuova atmosfera donata alla piazza e alla vecchia sede comunale un tempo luogo di incontri, confronti e chiacchiere tra la gente del paese.
“La piazza Don Gaffuri si presenta ora in maniera molto diversa da come negli ultimi vent’anni eravamo abituati a vedere – ha commentato l’assessore Bertarini –
salta subito all’occhio il monumento realizzato dal nostro artista Armando Fettolini, raffigurante l’articolo sei della nostra Costituzione, oltre alla sistemazione generale delle aree a verde. Molta importanza in questo caso è stata data alla piantumazione dei fiori, dalla rosa nandina domestica al laurocesarus otto lukyen. Siamo poi riusciti a salvare due grandi tigli, mentre sette nuovi alberi sono stati piantumati nel giardino retrostante che abbiamo pertanto ribattezzato “boschetto di tigli” a memoria delle piante che un tempo ornavano il palazzo e che sono state tagliate negli anni scorsi. Di sera si può notare l’importanza che si è voluta dare al sistema di illuminazione, verso la piazza e verso l’edificio, con 12 lampioni a led che riportano l’atmosfera della piazza ad un’epoca passata, quasi fiabesca”.
Con il secondo lotto di lavori, previsto per il 2012, l’attuale posteggio sterrato e l’area circostante ospiteranno un’area pubblica adibita a verde, pensata come affermato da Bertarini per ridare a Viganò l’atmosfera del secolo passato con la riqualificazione di uno spazio di socializzazione andato perduto nel corso degli anni.