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Scritto Lunedì 24 gennaio 2011 alle 15:37

Viganò: la ''Candela'' e nuovi spazi verdi nell’idea di recupero di p.zza della Chiesa

L’idea è di quelle da solleticare il ricordo dei tempi passati, di quella Viganò di un tempo dove il verde e la vegetazione facevano da padroni tra le case dei contadini e le strade sterrate che separavano i campi coltivati.
Che il “piazzale” della chiesa di San Vincenzo di Viganò fosse diventato, negli anni, un semplice parcheggio auto destinato alla sosta casuale dei veicoli – stante l’assenza delle strisce di demarcazione degli stalli di sosta – non è certo un mistero.



La piazza della chiesa oggi

All’uscita dalle funzioni religiose, il piazzale ai piedi del sagrato risulta più simile a un’autorimessa che a una piazza vera e propria, come lo era nel passato e fino alla metà del 1900.
L’ultima sembianza di piazza era stata spazzata via negli anni ’80 con la rimozione della “Candela”, una sorta di piccolo monumento in pietra collocato nel centro del piazzale e deputato a sorreggere un cero, posto davanti all’ingresso della chiesa e dell’altare principale.



La piazza della chiesa in una foto dei primi del '900

Con la sistemazione dell’area cimiteriale avvenuta a metà degli anni ’80 la “Candela” è stata spostata presso l’ingresso del campo santo di via della Vittoria, perdendo così quel forte significato simbolico e religioso ricoperto sin dal 1600 per l’intera comunità viganese.
“La “Candela” era stata posta nel centro della piazza affinchè guardasse l’altare della chiesa – ha spiegato il sindaco Renato Ghezzi, autore del progetto di “rilancio” del piazzale della chiesa – una volta accesa la Candela puntava dritta verso il Tabernacolo, richiamando una certa simbologia che si riscontra nella tradizione cristiana. Poi, considerati anche i danni che le venivano inflitti dalle auto in manovra, la Candela fu spostata in posizione defilata verso l’ingresso del cimitero, dove si trova tutt’oggi. Da qui la mia idea di ripristinare la piazza della chiesa alla sua vecchia conformazione, con la Candela al centro e i filari di alberi ai lati, che conferirebbero alla piazza una forma ben delineata facendola tornare viva e frequentata dai viganesi”.



La "Candela"

Ad aiutarci nella ricostruzione storica sono alcune vecchie fotografie recuperate dagli archivi comunali, che ci mostrano una Viganò profondamente diversa da quella di oggi.
Immersa nel verde, via della Vittoria si apriva dal piccolo cimitero sino al sagrato parrocchiale attraverso due filari di alberi ad alto fusto, tra cui alcuni ciliegi ricordati con una certa nostalgia dai bambini dell’epoca.



Foto d'epoca della piazza vista dal Campanile

“Erano coltivati dai sacrestani, che si occupavano al contempo dei campi circostanti – ha ricordato il primo cittadino – nella piazza la gente si incontrava e si svolgevano le operazioni tipiche della vita agricola, come la stesura del Granoturco e dei fagioli. Era una piazza viva e attiva, molto frequentata dalla popolazione. Sarebbe bello poterla rivedere nella veste di un tempo, chiudendola al traffico veicolare e circondando gli spazi con gli alberi da frutto, ricavando al centro una piazza rettangolare ben curata, con al centro la nostra Candela anticamente installata per ricordare i morti della Peste del 1600. Tutt’intorno si potrebbe poi collocare una serie di stazioni delle via Crucis, opere dalla grande simbologia religiosa che ad oggi mancano in paese. In occasione delle funzioni religiose, alcuni dissuasori mobili potrebbero consentire la sosta dei veicoli all’interno di spazi determinati, per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle funzioni”.


La piazza, al momento, rappresenta solo un’idea data la mancanza di un progetto ben definito riguardante la sistemazione della parte bassa di via della Vittoria. Idea che, secondo il sindaco Ghezzi, potrebbe essere presa in considerazione dalla futura amministrazione comunale, previa logicamente la disponibilità di cassa dettata dalle ormai note ristrettezze economiche degli enti locali.
R.B.
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