Sul Parco Monte Barro scoperto un nuovo sito archeologico con resti di epoca medievale. Ricco programma di eventi per il 2011

Un nuovo sito archeologico è stato scoperto sul Monte Barro. Com'è noto, il parco naturale dei Piani di Barra già conserva al suo interno i resti di un insediamento fortificato di epoca gotica tra i più famosi del nord Italia.

Veduta dell'Eremo


A questa vera e propria perla se n'è aggiunta un'altra: i resti di una torre e di una cinta muraria di epoca alto medievale rinvenuti sul versante pescatese che vanno ad arricchire ancora di più di valenza storica questo gioiello di natura custodito dal Parco Monte Barro.

Federico Bonifacio, presidente del Parco del Monte Barro

A dare la notizia è stato il presidente del Consorzio, Federico Bonifacio, unitamente agli altri membri del consiglio di amministrazione - Renato Grillo, Luciano Longhi, Pierino Locatelli, Virginio Cesana - e al direttore del Parco Mauro Villa, che hanno annunciato per il mese di aprile l'inizio dei lavori di indagine coordinati dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Culturali.

Indubbiamente si tratta di una scoperta di grande importanza, che incrementa il patrimonio ambientale, storico, culturale e naturalistico dell'area che ormai da anni il Consorzio è impegnato a tutelare e valorizzare. E anche per il 2011 le attività del Parco fervono di proposte e iniziative, volte a incrementare sia la promozione che la fruizione dell'area.

I nuovi pannelli realizzati dall'artista Antonio Monteverdi

"Il nostro obiettivo è quello di portare il Parco all'esterno, farlo conoscere alle scuole, alla gente, ai comuni consorziati" ha spiegato Bonifacio. E per farlo il CdA ha già redatto un'agenda di iniziative davvero ricca di proposte (dalla proiezione di documentari alle escursioni, dal corso per raccoglitori di semi alle giornate ecologiche) consultabile sul sito.

A queste si aggiungono i nuovi progetti che interesseranno il Parco nel 2011, innanzitutto il progetto "Turismo sostenibile e di qualità sul Monte Barro", già approvato e finanziato da Regione Lombardia, che prevede il recupero di tre diversi edifici da ristrutturare e ottimizzare anche come strutture ricettive per scolaresche e gruppi provenienti da tutto il nord Italia.

L'intervento complessivo ammonta a 450 mila euro (50 mila a carico del Parco e 400 mila della Regione) e prevede tre lotti: la ristrutturazione delle strutture dell'Eremo, portando a 50 il numero complessivo di posti letto disponibili; la sistemazione della struttura del Roccolo di Costa Perla, già stazione ornitologica; e infine il rifacimento del tetto della Baita degli alpini con realizzazione di un impianto fotovoltaico.

Il Roccolo di Costa Perla

Il prossimo 17 aprile verrà inoltre inaugurato il nuovo Centro Parco dell'Eremo, riallestito e intitolato al compianto prof. Giuseppe Panzeri. Ma le novità in cantiere non si esauriscono qui.

Porzione di edificio che verrà ristrutturato

Sono previsti anche interventi sul Parco archeologico dei Piani di Barra che prevedono sia i lavori di restauro del grande edificio nonché la manutenzione della parte arborea e forestale, sia il posizionamento di nuovi pannelli esplicativi che ne agevoleranno la fruizione.

Pozze lungo il Rio San Michele per il gambero di fiume

Il Parco ha inoltre predisposto un nuovo Percorso didattico - naturalistico che unirà il prato Bellavista a San Michele e che sarà corredato da dieci pannelli esplicativi (che saranno posizionati nel mese di marzo) commissionati all'artista galbiatese Antonio Monteverdi con supervisione scientifica del dott. Lanfredo Castelletti, che illustreranno gli aspetti storici e culturali dell'area.

I nuovi pannelli che arricchiranno il Parco

Insomma, una serie di proposte sinergiche che puntano a valorizzare e incrementare la fruibilità del Parco Monte Barro che si aggiungeranno all'importante lavoro già fatto nel corso dell'anno, soprattutto grazie all'apporto di numerose associazione e volontari e all'impegno del CdA del Consorzio che, com'è noto, dal giugno scorso svolge la propria attività a titolo totalmente gratuito.

Nel corso del 2010 ad esempio sono stati portati avanti i lavori di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza di alcuni sentieri (come l'antica mulattiera Ponte Azzone Visconti - San Michele) ed è stata messa a punto la nuova segnaletica non solo stradale (con le indicazioni per raggiungere il parco) ma anche sentieristica (effettuata dal Cai lungo i 44 km di sentieri del Barro).

Sempre nel corso del 2010, il consorzio ha inoltre portato avanti la manutenzione straordinaria dell'impianto arboreo del Roccolo e di alcuni ruscelli del Barro con l'intervento di potenziamento della fauna acquatica lungo il Rio San Michele grazie alla realizzazione di alcune pozze che favoriscono la crescita di alcune specie protette quali il gambero di fiume e la salamandra.

Insomma, un'attività intensa e che non accenna ad arrestarsi, facendo del Parco Monte Barro non solo una riserva di un patrimonio storico e ambientale inestimabile, ma anche un importante punto di riferimento scientifico e naturalistico di livello nazionale.

Marta Mazzolari

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