Anche la provincia di Lecco è presente nel Rapporto Ecomafia 2011, l'annuale dossier redatto da Legambiente sulla criminalità ambientale.
In particolare, per quel che riguarda il territorio lecchese, viene citato il caso della Perego Strade, la storica azienda di Cassago coinvolta nella maxi inchiesta contro la 'Ndrangheta denominata ''Infinito'' e condotta nel luglio 2010 dalla DDA di Milano.
Allargando il quadro alla Lombardia, raddoppia il numero dei reati e con 1619 infrazioni accertate la nostra regione diventa la peggiore del nord Italia per l'illegalità ambientale. Aumenta anche il dato delle persone denunciate che arriva a 1340 e quello dei sequestri che raggiunge quota 474. Inoltre la Lombardia è stata protagonista per il 31% delle grandi inchieste italiane sui traffici illeciti di rifiuti.
E per il 2011 la Lombardia si consacra come prima tra le regione del nord Italia anche nella classifica dei reati nel ciclo dei rifiuti. L'anno scorso era al quattordicesimo posto, e in soli dodici mesi ha bruciato otto posizioni passando da 153 infrazioni accertate a ben 371, 401 denunce, 7 arresti e 144 sequestri. Un laboratorio di affari illeciti nel campo dei rifiuti, dunque, che non portano sempre e solo la firma dei clan.

Tra le province lombarde è quella di Milano a detenere il record di reati accertati nel ciclo dei rifiuti, ben 84 nel solo 2010, segue Bergamo con 57 e Sondrio con 40. Lecco si trova invece all'undicesimo posto con 8 reati denunciati, 11 persone coinvolte e 5 sequestri effettuati.
Il ciclo del cemento, in particolare quello del movimento terra, è il settore economico in cui la ‘Ndrangheta detiene in Lombardia il primato assoluto. 370 le infrazioni accertate nel 2010, con 524 denunce e 32 sequestri. E per i reati legati al cemento sono le province di Bergamo e Sondrio quelle dove sono state accertate il maggior numero di infrazioni: rispettivamente ben 115 nel 2010. Segue la provincia di Brescia con 53 e quella di Varese con 29 casi.

''Tra le principali inchieste sul ciclo illegale del cemento emerge quella legata alla società "Perego Strade" (e della Perego General Contractor)'' si legge nel dossier di Legambiente
''La storica azienda lecchese del settore edilizio, con sede a Cassago, a partire dal 2007, avrebbe subito, secondo gli inquirenti, una vera e propria scalata societaria da parte del boss Salvatore Strangio. La Perego Strade controllava già gli appalti in alcuni dei più importanti cantieri della città di Milano, della provincia e della regione. Erano in tutto una sessantina i cantieri aperti in Italia e in mano alla Perego, con più di un centinaio di dipendenti, un giro d'affari di 150 milioni di euro e un obiettivo di lungo periodo: l'Expo 2015''. 
Proprio in questi giorni si sta svolgendo il processo nell'aula bunker del tribunale di Milano, che vede tra gli imputati, anche l'ex numero uno dell'azienda di Tremoncino, Ivano Perego.
Nella classifica sul ciclo del cemento in Lombardia, la provincia di Lecco si trova al quinto posto dopo Bergamo, Sondrio, Brescia e Varese, con 19 infrazioni accertate, 23 persone denunciate e 3 sequestri effettuati.
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