
Vittorio Arrigoni
Il 36enne bulciaghese Vittorio Arrigoni sarebbe morto soffocato. A rivelarlo l'autopsia, la cui relazione conclusiva è stata depositata solo nei giorni scorsi, svolta dai medici legali incaricati dalla Procura di Roma che sulla vicenda ha aperto un'inchiesta.
Sarebbe anche stato malmenato durante le fasi del rapimento, probabilmente con il calcio di armi da fuoco, ma non torturato.
Rivelazioni, quelle emerse da pochi giorni, che coinciderebbero con quanto reso noto subito dopo il rinvenimento del cadavere del pacifista bulciaghese.
Intanto la prima udienza del processo è stata rinviata al 22 settembre. Il legale scelto dalla famiglia che in quell'occasione non aveva potuto presenziare, dovrebbe riuscire ad esserci.
Durante la prima udienza il presidente della Corte militare di Gaza City non aveva ammesso fra le parti l'avvocato Eyal al-Alami, incaricato in extremis dalla famiglia della vittima e rappresentante del Palestinian centre for human rights.
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