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Scritto Mercoledì 21 settembre 2011 alle 18:42

L'occhio del ''grande fratello' vigila sul territorio del casatese da una cinquantina di postazioni

Circa cinquanta zone poste sotto l'occhio vigile delle telecamere. E' questo il bilancio del sistema di videosorveglianza

presente nel casatese, su un territorio che conta circa 50mila abitanti.
L'utilizzo del "grande fratello" è finalizzato a rintracciare autori di atti vandalici, monitorare zone particolarmente sensibili o soggette a rischio, visionare il traffico su determinati incroci.
Ingenti le spese per le varie amministrazioni che, per dotarsi di un impianto efficiente con tanto di server per la memorizzazione dei dati e di una centrale operativa, devono destinare una fetta notevole del bilancio e allestire un locale ad hoc.
Nel caso del Casatese, un grosso contributo alla spesa dei comuni era arrivato dalla Regione, che ormai diversi anni fa, aveva erogato una somma pari a 180mila euro, nell'ambito della convenzione di polizia locale associata, firmata nel 2006 dai comuni facenti parte della conferenza dei sindaci del Casatese.
Dei 12 comuni facenti parte del circondario, l'unico caso a non prevedere la presenza di impianti di videosorveglianza è Missaglia.
Il maggior numero di telecamere è invece presente a Casatenovo, dove si contano poco meno di una ventina di dispositivi installati in diversi punti del paese, nel capoluogo e nelle frazioni. L'aggiornamento dell'impianto, con l'aggiunta graduale di nuovi ''occhi elettronici'' viene fatto periodicamente, come ha riferito il sindaco Antonio Colombo.

Se fino ad un paio di anni fa nel casatese era presente un sistema per la rilevazione delle infrazioni stradali, dopo l'inchiesta nazionale della procura di Verona, il T-red è stato rimosso dall'incrocio semaforico della provinciale 342 a Bulciago.
Il comune guidato da Egidia Beretta può comunque contare su tre postazioni dotate di telecamere con rotazione a 360°, denominate "dom". Esse sono state posizionate a ridosso del parco giochi di via Santo Stefano a Bulciaghetto, nei pressi delle scuole elementari e del parco giochi dove si trova la sede del Gamb e infine all'incrocio tra via Roma e via Dante, in prossimità del municipio.

Tre postazioni ''videosorvegliate'' anche nel comune di Barzanò. Dopo l'iniziale installazione di dispositivi in piazza mercato e di fronte al comune, altre telecamere sono state posizionate in zona cimitero e Parco Mezières. Il comune barzanese è inoltre dotato di un sistema di lettura targhe, disposto nel parco delle Rimembranze, per consentire di rintracciare eventuali malviventi "in uscita dal paese".

Anche Barzago può contare su tre postazioni alle quali se ne aggiungerà prossimamente una quarta. Il sistema di videosorveglianza monitora attualmente il parco adiacente alla baita degli alpini, la zona di municipio e scuole e infine Via Cantù nei pressi dell'area civica. Ben presto un ulteriore dispositivo sarà posizionato al centro sportivo di Via Leopardi. Recentemente l'amministrazione comunale ha investito per un aggiornamento del sistema di videosorveglianza, al fine di renderlo più funzionale alle attuali esigenze.

Tre videocamere anche a Cremella, presenti di fronte al municipio, nell'adiacente parco pubblico e infine nei pressi della rotonda di Piazza Salvo D'Acquisto.

 

Cassago negli anni scorsi ha investito una notevole somma sulla videosorveglianza. Una telecamera è stata installata in piazza Trento e Trieste per osservare il municipio. Gli altri punti video-sorvegliati sono via Italia Libera, per controllare l'ingresso in palestra, la baita degli alpini e la zona del centro sportivo. In via San Gregorio e in via San Marco, una telecamera controlla il centro civico e la sede dei pensionati, mentre in prossimità della stazione è stata installata una telecamera sia per il controllo del traffico sia per controllare la stazione, spesso soggetta ad atti di vandalismo. All'ingresso della scuola elementare la video-sorveglianza tiene monitorato il parcheggio antistante all'istituto, mentre in via Tremoncino e via Sauro una telecamerà osserva il traffico del centro paese mentre quella posizionata in piazza della chiesa permette di controllare la biblioteca e la scuola dell'infanzia.

A Viganò il sindaco Ghezzi ha deciso di investire sulla videosorveglianza, installando dispositivi in tre zone del paese: due telecamere intorno al municipio, altrettante alla scuola elementare e al Comune vecchio.

Anche il territorio di Monticello è sufficientemente presidiato. Le telecamere sono presenti in 5 punti del paese: in zona municipio, nel parcheggio coperto dell'asilo, alla piattaforma ecologica, al cimitero di Monticello e in centro Cortenuova, di fronte alla gelateria.

Due postazioni di ''monitoraggio'' sono infine presenti a Sirtori: la prima in piazza Brioschi e l'altra al centro sportivo.

A Castello Brianza sono quattro le zone del territorio comunale ''monitorate'', in corrispondenza degli accessi al paese.

Chiudiamo con il comune nibionnese dove le zone sottoposte all'occhio del "grande fratello" sono 6: il Parco in via Diaz a Nibionno, la Piazza Parini a Nibionno, il cimitero di Tabiago, il cimitero di Cibrone, la piattaforma ecologica di Cibrone e il centro sportivo di Molino Nuovo.

Una presenza massiccia di dispositivi elettronici che spesso non riesce a fermare episodi di piccola o media criminalità, ma che in altri casi è invece riuscita a imporsi come efficace deterrente.

G.C.
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