
La parrocchia di Cassago come si
presenta nelle ultime settimane
Non si tratta di ''tesori preziosi'', ma rappresentano comunque una importante testimonianza del passato.
Durante i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento nella parrocchia di Cassago, sono emersi alcuni reperti già segnalati negli archivi storici della comunità religiosa cassaghese. Il loro rinvenimento ha però riportato alla mente scenari dimenticati e in un certo senso ''sepolti'' dal trascorrere degli anni.
Come dicevamo, l'affioramento di questi reperti era in un certo senso atteso dalla parrocchia. Due archeologi della Soprintendenza hanno assistito agli scavi per tutta la prima fase, analizzando nuovamente quanto ''riaffiorato''.
Secondo quanto spiegatoci da Luigi Beretta dell'associazione Sant'Agostino, che ha seguito con particolare interesse i lavori, dagli scavi sono emersi tre elementi significativi.
Innanzitutto alcuni reperti della tomba a mattoni rossi dove venne sepolto il conte Francesco Visconti di Modrone intorno alla fine del 1700, che visse nella dimora situata a pochi passi dalla chiesa parrocchiale. La tomba fu già rinvenuta nel 1930 in occasione dei lavori di allungamento dell'edificio sacro.
In secondo luogo gli scavi hanno consentito di identificare alcuni elementi riconducibili alla vecchia facciata della chiesa e ai muri laterali. Sembra infatti che la parrocchia originariamente disponesse di un'ampia balconata con due ingressi laterali.
Infine nell'area esterna alla chiesa, sono emersi i resti di due ''cisterne'', una delle quali coperta da una lapide. Quest'ultima rappresenterebbe l'unico elemento ''inedito'' rispetto a quanto già riportato negli archivi parrocchiali.
Come dicevamo le opere previste hanno potuto proseguire senza problemi, con l'autorizzazione dei tecnici inviati dalla Soprintendenza.
''Erano elementi già noti per questo non si è resa necessaria la sospensione dei lavori'' ha spiegato il parroco don Adriano Valagussa.
Il cantiere all'interno della chiesa parrocchiale si dovrebbe invece concludere entro un mese. Nel frattempo i fedeli continueranno ad assistere alle celebrazioni delle messe nella chiesa di Oriano.
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