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Scritto Martedì 11 ottobre 2011 alle 17:19

Monticello al 1° posto della classifica sulla percentuale di differenziata della Provincia

Nel 2010 la produzione dei rifiuti urbani totali in provincia di Lecco ha fatto registrare un modesto aumento rispetto all’anno precedente. Un dato imputabile in parte, alla ripresa dell’economia e, in misura più contenuta, ai consumi delle famiglie. L’analisi dei dati mostra infatti come nel 2010 siano state prodotte 159.468 tonnellate di rifiuti urbani, 2.033 tonnellate in più rispetto al 2009, con un incremento dell’1,3% a fronte di un aumento della popolazione di 2.475 unità (+0,7%). La produzione media pro-capite dei rifiuti urbani è passata dai 466,25 kg/abitante del 2009 ai 468,78 kg/abitante del 2010 (+0,5%). Analizzando la composizione dei rifiuti urbani in provincia di Lecco nel 2010 si evince che la Frazione Residuale (rifiuto indifferenziato, comprensiva anche dello spazzamento strade) rappresenta il 35,5% dei rifiuti urbani, gli ingombranti (per la sola quota a smaltimento) il 5,4% e le raccolte differenziate (comprensive dei materiali recuperati dagli ingombranti) il 59,1%.


Nel 2010 la provincia di Lecco ha raggiunto il 59,1% di raccolta differenziata (considerando anche il quantitativo di rifiuti ingombranti recuperati), valore invariato rispetto all’anno precedente, in considerazione dell’incremento complessivo della produzione dei rifiuti urbani. Pertanto, dopo due anni in cui la percentuale di raccolta differenziata faceva osservare un importante incremento, nel 2010 si è riscontrato un rallentamento della crescita, con il conseguimento di un livello di raccolta differenziata inferiore rispetto all’obiettivo stabilito, pari al 62%. Nel 2010 si conferma circondario “riciclone” della provincia di Lecco il Casatese con il 64,6%, seguito dal Meratese con il 63,6%; tali circondari risultano essere gli unici ad aver conseguito e migliorato l’obiettivo di raccolta differenziata stabilito dal piano rifiuti. Poco al di sotto dell’obiettivo di piano si collocano la Valle San Martino con il 61,8% e l’Oggionese con il 60,0%; a maggior distanza, invece, il Lario Orientale (56,2%) e il Lecchese (55,1%); chiude la graduatoria la Valsassina con il 46,0%.


Per quanto riguarda le performance dei singoli comuni, Monticello Brianza, con il 74,5% di raccolta differenziata, si conferma al vertice della classifica provinciale, seguito da Lierna con il 74%. Tra i comuni che hanno migliorato in modo significativo la propria percentuale di raccolta si distinguono i seguenti: Dorio con il 72,3%, che passa dal 33° al 5° posto della graduatoria, Rogeno ed Erve con il 67,5% (passano rispettivamente dal 53° al 18° e dal 40° al 20° pos to), Torre de’ Busi con il 61,9% (passa dal 54° al 38°), Bellano con il 58,9% (passa dal 78° al 48° posto, grazie all’introduzione del sacco viola per la raccolta della frazione secca riciclabile).

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Luca Rigamonti, sindaco di Monticello Brianza

In fondo alla graduatoria, con percentuali inferiori al 35%, Morterone, i comuni della Valvarrone, Varenna, Vendrogno e Casargo. E una volta raccolte che fine hanno fatto le centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti urbani? L’analisi dei destini associati alle diverse frazioni di rifiuti urbani evidenzia come delle 159.468 t di rifiuti urbani prodotte nel 2010 il 28,6% è stato conferito, direttamente o transitando dalla piattaforma ecologica provinciale, ad impianti di recupero o di smaltimento ubicati fuori provincia, valore invariato rispetto all’anno precedente.

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Mentre la frazione residuale e i rifiuti ingombranti vengono trattati per la quasi totalità in impianti provinciali, le raccolte differenziate vengono conferite per il 43% ad impianti di recupero extraprovinciali: in particolare il vetro è stato totalmente esportato, stante l’assenza di impianti provinciali di recupero, e una parte consistente della frazione organica (umido e scarti vegetali) è stata conferita ad impianti di compostaggio extraprovinciali in considerazione della potenzialità dell’impianto di Annone Brianza, limitata a 20.000 t/anno a fronte di un fabbisogno provinciale di 40.181 tonnellate (dato 2010). Nel mese di luglio del corrente anno è stato autorizzato il potenziamento dell’impianto da 20.000 a 28.000 t/a: l’aumento della capacità di trattamento, pur non consentendo di conseguire la completa autosufficienza provinciale nel recupero della frazione compostabile da raccolta differenziata, consentirà di soddisfare quasi il 65% del fabbisogno complessivo a fronte dell’attuale 50%.

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