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Scritto Giovedì 20 ottobre 2011 alle 15:45

Suello, Civate: alcuni gruppi provinciali contrari alla nuova cava sul Cornizzolo. A comunicarlo i sindaci riuniti in un ''vertice''

Si è tenuto nella serata di martedì a Suello un primo vertice "ristretto" tra Comuni e associazioni di Suello e Civate, circa le azioni da attuare nelle prossime settimane per promuovere la causa "NO CAVA" sul Cornizzolo.
Un incontro svoltosi alla presenza dei soggetti maggiormente interessati dal "rischio" di una nuova cava sul fianco della montagna (amministrazioni, Coordinamento per la tutela della montagna, Indignados NO CAVA di Civate, Gruppo Giovani di Suello), teso a individuare le prime azioni comuni da seguire relazionando al contempo i primi risultati ottenuti dal confronto con le forze politiche provinciali.
A questo proposito i sindaci Carlo Valsecchi (Suello) e Baldassarre Mauri (Civate) hanno riferito di aver ottenuto dalla maggior parte dei partiti rappresentati in Provincia prese di posizione risolute circa la contrarietà a una nuova cava sulla montagna. Un primo, importante risultato che non deve però essere accolto come una vittoria, ma come un tiepido segnale di speranza per far valere lo spirito di tutela e conservazione del territorio.

Un'immagine del Cornizzolo

"In questi giorni abbiamo iniziato a chiedere ai politici una presa di posizione sulla nuova cava proposta nel Piano - ha spiegato Carlo Valsecchi - abbiamo incontrato capigruppo e rappresentanti degli schieramenti provinciali Lega Nord, Italia dei Valori, Pd, Sinistre e Libertà, ottenendo da tutti la medesima risposta: il Cornizzolo dovrà essere salvaguardato e tutelato nella maggior misura possibile. Dal canto loro i gruppi interpellati presenteranno un secco NO alle ipotesi di ulteriori escavazioni, su questo sono stati molto chiari. La Lega, poi, ha manifestato una particolare vicinanza al nostro territorio, supportata anche dal PD che a suo tempo aveva patrocinato l'inserimento di San Pietro al Monte nell'elenco dei siti Unesco. Anche noi sindaci opporremo un secco no a ulteriori sfruttamenti minerari. Anche se da qualche parte bisognerà pur cavare su quest'area non siamo disposti a cedere. Nessun compromesso ambientale, nessuno sconto, davanti a nessuno: quel che resta oggi del Cornizzolo non è vendibile, per nessuna cifra. È importante a questo livello una chiara presa di posizione del mondo politico che deve stabilire l'indirizzo del nuovo Piano Cave. Poi i tecnici agiranno di conseguenza. Ci aspettiamo pertanto dalla Provincia, anche alla luce delle dichiarazioni fatte, l'esclusione del Cornizzolo da questo Piano. Poi sarà la volta della "battaglia" in Regione, cui spetta l'ultima parola".

Prese di posizione decise anche da parte del sindaco di Civate, Baldassarre Mauri, che ha ribadito le posizioni a suo tempo sostenute dal gruppo Pdl: "pur non avendo ancora incontrato i vertici del Pdl provinciale, ci è stato detto che resteranno sulla loro posizione iniziale, facendosi cioè portavoce delle istanze avanzate dai Comuni. È fondamentale anche in questa prima fase interlocutoria monitorare i movimenti che avvengono in Regione. In queste settimane dovrà infatti passare in commissione un progetto destinato ad apportare diverse modifiche alle leggi che regolano i piani cave provinciali. Non sappiamo cosa accadrà nei prossimi mesi ma già ottenere dalla Provincia una sorta di "vincolo" sull'area del Cornizzolo costituirebbe un vantaggio in un ottica di discussione a livello regionale. Per la giornata di giovedì è previsto un incontro tra i Comuni firmatari del protocollo d'intesa per la salvaguardia della montagna, in quella sede valuteremo strategie comuni per muoverci nelle prossime settimane".

I sindaci Mauri e Valsecchi

In fermento anche il Coordinamento per la difesa del Cornizzolo, rappresentato da Giuseppe Stefanoni. In questo caso, oltre al coinvolgimento degli enti preposti, gli aderenti si occuperanno di organizzare una manifestazione pubblica volta a sensibilizzare la cittadinanza davanti ai potenziali rischi di una nuova cava sul territorio.
"Come coordinamento prepareremo a breve un volantino, diretto e sintetico, con il quale vogliamo presentare in modo nudo e crudo la realtà dei fatti - ha precisato Stefanoni - per coinvolgere ancor di più la gente abbiamo pensato a una manifestazione, con musica o spettacoli, capace di impattare in modo più efficace rispetto alla classica conferenza solitamente frequentata dagli addetti ai lavori e da pochi altri. Sarà un evento "Pro Cornizzolo" e "No cava", al quale saranno invitati tutti i cittadini. Parallelamente chiederemo incontri con la Comunità Montana e tutti gli interlocutori che riusciremo a contattare, politici e non. Vogliamo che ognuno prenda una posizione chiara e precisa su questo tema delicato".
R.B.
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