Ultimo incontro settimanale per i sindaci firmatari del Protocollo d'Intesa per la salvaguardia del Cornizzolo.
Nella serata di ieri presso il municipio di Civate i rappresentanti dei Comuni di Suello, Civate, Eupilio e Valmadrera si sono riuniti per riassumere la vicenda che vede impegnati su più fronti un gran numero di persone, dalle associazioni ambientaliste del territorio ai gruppi di escursionisti, dalle realtà di volontariato alle associazioni culturali passando ovviamente per le istituzioni del mondo della politica.
Il messaggio lanciato non poteva essere più chiaro: NO alla cava, un "no" che non si riduce alla semplice opposizione all'apertura di un nuovo sito estrattivo ma una posizione precisa motivata da una serie di fattori, dalle evidenze di carattere ambientale al possibile sviluppo del turismo nell'area del Triangolo lariano.

i sindaci e gli assessori intervenuti
Riconfermata la linea di azione delle amministrazioni comunali coinvolte, che coordineranno le associazioni dei territori di competenza nello svolgimento di manifestazioni e iniziative, parallelamente al Coordinamento per la difesa della montagna.
Un impegno, quello della politica locale, volto anche a coinvolgere la classe politica provinciale e quella regionale, che in ultima analisi si ritroveranno a decidere il futuro del Cornizzolo e l'apertura del nuovo fronte di cava.
"I sindaci saranno la 'punta dell'iceberg' di quanto si organizzerà nei singoli Comuni, avranno cioè il compito di coordinare e monitorare tutte le azioni che verranno messe in campo - ha spiegato il sindaco di Civate Baldassarre Mauri -
è evidente che il principale scopo delle amministrazioni comunali sarà di tipo politico, per portare un chiaro messaggio a chi amministra a Lecco e in Regione.
Dobbiamo poi coordinare la comunicazione tra i molteplici soggetti impegnati sul campo, avendo cura di trasmettere il messaggio non solo sul territorio ma anche fuori Provincia, uscendo dai nostri confini. Il problema del Cornizzolo deve essere conosciuto e compreso dal più ampio bacino possibile di cittadini lombardi".Particolare attenzione alle ripercussioni che una nuova cava potrebbe avere sul piano turistico è stata manifestata da Giampietro Tentori, assessore di Valmadrera:
"a volte in passato ci siamo sentiti dire che la bocciatura della nuova cava comporterebbe una perdita di posti di lavoro per la società interessata. Ma non vogliamo considerare quanti posti di lavoro potrebbe produrre invece il turismo sul nostro territorio? Quanti potremmo averne valorizzando e salvaguardando il Cornizzolo, promovendeone le bellezze naturali, paesaggistiche, storiche e architettoniche?".Grande attenzione quindi e occhi puntati sulla redazione del nuovo Piano Cave da parte di un territorio sempre più esteso:
"se fino all'anno scorso erano a conoscenza di questo pericolo soltanto pochi addetti ai lavori, oggi l'attenzione del pubblico è cambiata - hanno proseguito i sindaci -
sempre più cittadini e associazioni dei Comuni confinanti si informano, leggono il documento di Scoping, ci offrono il proprio appoggio. Insieme alla gente daremo vita non a grandi eventi, ma ad azioni significative ripetute sul territorio dei paesi coinvolti. Purtroppo il tempo è contro di noi, il Piano Cave corre per la sua strada ed è indispensabile la risposta forte e compatta del territorio".Numerosi i progetti al vaglio dei sindaci, dalla redazione di un bollettino informativo da distribuire alla popolazione (con gli sviluppi del Piano e la programmazione delle singole iniziative) alla creazione di un "marchio" capace di valorizzare la montagna. A questo proposito si valuterà l'idea di creare un timbro "2012 anno del Cornizzolo", da adottare sui documenti ufficiali e sulla carta intestata di Comuni, aziende e soggetti che ne faranno richiesta, per mantenere viva l'attenzione sul futuro della montagna.
© www.merateonline.it - Il primo network di informazione online della provincia di Lecco