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Scritto Sabato 17 dicembre 2011 alle 14:16

Gli interventi di Coordinamento enti e associazioni del territorio

A seguire gruppi e associazioni locali hanno esposto al Consiglio i relativi interventi, debitamente protocollati e allegati al verbale del Consiglio.
“L’escavazione, le mine, le ruspe rappresentano il passato, mentre tutte le Istituzioni Locali e tutte le istanze politiche, sociali, culturali e ambientali hanno disegnato e stanno sviluppando un presente e un futuro di valorizzazione ambientale, culturale e turistica sostenibile per il Cornizzolo, creando nuova occupazione e sviluppo – ha spiegato Giuseppe Stefanoni, referente del Coordinamento Cornizzolo che raggruppa al suo interno svariate decine di associazioni locali - l’Ecomuseo dei Monti e dei Laghi Briantei, l’inserimento nell’Unesco del gioiello storico, religioso e architettonico della Basilica di San Pietro al Monte, lo sviluppo di tanti progetti di valorizzazione ambientale, agro-silvo-pastorale, turistica e sportiva sono il presente e ancora di più il futuro di un territorio che ha assolutamente bisogno di salvaguardare le poche ma importantissime e “uniche” presenze culturali, architettoniche, paesaggistiche, storiche e naturali rimaste. Per questi motivi, come 10 anni fa, chiediamo alla Provincia che venga rigettata la richiesta di apertura della nuova cava sul Cornizzolo”.



Giuseppe Stefanoni del Coordinamento Cornizzolo e Damiano di Simine, presidente Legambiente Lombardia

Intenso e pungente l’intervento degli Indignados No Cava, letto ai presenti da Alessia Scola. “Chiediamo che venga detto un “No” da parte di chi sarà chiamato a decidere del nostro destino e che questo “No” sia chiaro, fermo e posto al di sopra di tutto. Chiediamo ai rappresentanti di Comune, Provincia e Regione di esporsi, di rendere conto, a coloro che rappresentano e che sono chiamati a servire con chiarezza ed onestà, del futuro che hanno in mente per loro: altre devastazioni, altro cemento, altre mutilazioni o qualcosa di meglio, di più umano, qualcosa che, per una volta, metta al centro l'uomo, il suo diritto alla felicità e alla bellezza”.
Presente alla serata anche il presidente di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine: “il problema occupazionale non sarà sicuramente dovuto alla realizzazione o meno della cava, è un problema reale che esiste già sul territorio e come tale va affrontato. Il problema non è tanto decidere dove realizzare una nuova cava, quanto il gestire la preoccupante situazione occupazionale in un momento difficile come quello attuale. Da un lato il territorio deve farsi carico delle esigenze di un’azienda e dei suoi lavoratori, dall’altro l’azienda deve a sua volta considerare le esigenze e l’immenso patrimonio di un territorio”.
Di “montagna viva” ha invece parlato Emanuele Sandionigi della Società Escursionisti Civatesi: “la SEC è nata sul Cornizzolo, il nostro rifugio posto a pochi passi dalla vetta è un luogo di incontro, di scambio, di condivisione. Obiettivi che si realizzano solo se il Cornizzolo viene conservato nella sua interezza. La montagna è viva e al suo centro vi è l’uomo, non possiamo pensare di deturpare questo equilibrio”.
R.B.
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