A seguito delle lettere pervenute alla nostra redazione da parte di alcuni studenti dell'istituto Bachelet, che chiedevano al sindaco di Oggiono di emettere un'ordinanza di chiusura delle scuole a causa delle condizioni meteo, sull'esempio di quanto fatto dalle amministrazioni di Lecco, Merate e Monticello, ecco la replica giunta da Roberto Ferrari, primo cittadino oggionese:
Agli Studenti dell’Istituto Bachelet La scelta di disporre un’ordinanza di chiusura delle scuole nel territorio comunale di Oggiono deve basarsi su motivazioni di oggettivo ed incombente pericolo per l’incolumità delle persone che devono raggiungerle.
Ora le previsioni meteorologiche diramate da ARPA Lombardia e dalla Protezione Civile segnalano una favorevole evoluzione delle condizioni meteo ed una cessazione dei fenomeni nevosi già ora di trascurabile intensità.
La percorribilità delle strade è per altro sempre stata garantita anche nella giornata odierna dagli enti gestori come per altro quella dei servizi di trasporto.
La prevista diminuzione delle temperature fino a 6/8 gradi sotto lo 0 (oggi erano 4/6) di per sé non pregiudica certo la sicurezza dei trasporti o delle persone.
Sarà certamente opportuno prestare particolare attenzione quando ci si metterà eventualmente alla guida come per altro dovrebbe sempre avvenire, ed in particolare il sabato sera.
E’ facoltà comunque di ogni famiglia valutare se localmente non vi siano le condizioni per affrontare in sicurezza il viaggio per raggiungere gli istituti scolastici.
Ricordo poi che fino ad ora nella nostra Provincia i Comuni che hanno disposto la chiusura delle scuole nella giornata di domani ed eventualmente in quella successiva sono 7 sui 90 complessivi.
Se le condizioni climatiche dovessero radicalmente mutare, sono disponibile a riconsiderare la mia attuale decisione.
La stessa non può però essere assolutamente basata ne condizionata da una serie di messaggi di posta elettronica.
Sperando di averVi fatto comprendere la mia posizione porgo i miei saluti.
Il Sindaco
Roberto Paolo Ferrari