L’esposto avanzato lo scorso maggio da un gruppo di cittadini di via Roma ha sortito l’effetto sperato, quello cioè di “silenziare” le campane della parrocchia di Brongio limitando così il rumore prodotto dalla torre campanaria.
Recentemente il parroco don Pietro Orsi ha infatti disposto la sospensione del suono delle “ore” nella fascia serale e notturna, dalle 20 alle 8 del mattino, in modo da incontrare le richieste avanzate dai residenti e rientrare a pieno titolo nei limiti previsti dalla Curia di Milano.
Come si ricorderà, a seguito della presentazione dell’esposto in Municipio i tecnici comunali avevano disposto un sopralluogo Arpa nelle abitazioni a ridosso della chiesa parrocchiale, per verificare le effettive emissioni sonore delle campane. Riscontrata l’eccedenza dai limiti previsti dal piano di zonizzazione acustica, automaticamente il sindaco si era visto costretto a firmare un’ordinanza diretta al parroco, giunto da poco in paese, volta a limitare il “rumore” prodotto dai rintocchi elevando al contempo una sanzione amministrativa di circa 1.000 euro.

La chiesa di Brongio
A quasi un anno di distanza la questione sembra essere stata risolta dalla Curia di Milano, già interessata in passato da simili casi.
“Le campane di Brongio sono state adeguate a quanto previsto dal Decreto arcivescovile del 25 novembre 1984, a firma del Cardinale Carlo Maria Martini – ci ha spiegato don Pietro –
abbiamo pertanto adeguato gli orari dei rintocchi, sospendendo il suono delle ore durante la notte e le prime ore del mattino. La rumorosità in sé delle campane non si può modificare e pertanto la torre campanaria continuerà in futuro a fare il proprio lavoro annunciando l’inizio delle celebrazioni liturgiche e il trascorrere delle giornate”.Secondo quanto previsto dal Decreto, il suono delle campane non deve arrecare disturbo alla quiete pubblica di notte, con particolari accorgimenti durante i restanti periodi della giornata: moderazione nella durata del suono e nell’uso delle campane, tre “segni” per le messe principali e uno per le ore, eccettuate le funzioni religiose della notte di Natale e della veglia pasquale.
Per quanto riguarda la sanzione amministrativa elevata dal Comune, invece, la parrocchia di Brongio fa sapere di non aver ancora provveduto al pagamento dell’ammenda, essendo l’intera vicenda in capo alla Curia.
In merito alla vicenda il sindaco Angelo Cafagna si era già espresso commentando come
"non fosse intenzione del Comune interferire negli affari della Chiesa”, ma come i rilievi Arpa e la stessa sanzione rappresentassero
“atti dovuti a fronte di un esposto regolarmente presentato da una serie di cittadini”.Superata la fase “legale” il campanile della chiesa di San Bernardo continuerà quindi a svolgere la propria funzione sebbene, ormai, siano lontani i tempi in cui le campane rivestivano una fondamentale utilità pubblica. Dal lento scandire del lavoro nei campi alla celebrazione degli eventi del paese, per secoli i rintocchi hanno accompagnato la vita di un paese, successivamente accorpato a Garbagnate in un unico Comune.
Fatto curioso, fino al 1500 i sindaci di Brongio venivano scelti sul sagrato della chiesa per acclamazione popolare ed eletti proprio con il suono a festa delle campane.
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