Dopo lo “sfogo” avanzato dal Comitato Bevere sugli stagni di Brongio e sul relativo percorso didattico, oggetto di vandalismi e pressoché ignorato dalla popolazione, il sindaco Angelo Cafagna ha voluto puntualizzare alcuni degli aspetti sollevati dal presidente Pozzi circa il futuro di questi luoghi naturali.
“A quanto mi risulta il Comitato nel 2003 assunse l’impegno di gestire per 10 anni la situazione, sottoscrivendo apposita convenzione. Nel 2013 con l’approssimarsi di questa scadenza l’amministrazione valuterà il da farsi, prendendo o meno in considerazione l’ipotesi di provvedere alla manutenzione di questi luoghi. Allo stato attuale l’amministrazione non ha competenza sulla gestione di quell’area, come contrariamente avviene in altri punti del territorio. Atti vandalici di ogni natura purtroppo accadono frequentemente in Brianza e ciascuno deve provvedere a sistemare ciò che gli compete”.Un’ipotetica gestione degli stagni da parte del Comune sarebbe tuttavia ostacolata, paradossalmente, dall’alto pregio biologico e naturalistico della zona, soggetta a delicati equilibri e quindi bisognosa di figure esperte deputate al suo monitoraggio.

Angelo Cafagna
“Personalmente sotto il profilo biologico, strategico e ambientale non saprei nemmeno da dove iniziare per gestire un’area di questo tipo – ha proseguito Cafagna –
servono figure esperte che in un Comune difficilmente si possono reperire. Il problema ad ogni modo ce lo porremo quando sarà il momento”.Nessun commento per il momento circa l’opportunità di estendere i confini del Parco della Valletta alla frazione di Brongio e ai suoi stagni, come auspicato dal direttivo del Comitato Bevere per tutelare maggiormente l’ecosistema locale.
“In merito a questa ipotetica estensione dei confini nei miei 7 anni da sindaco non ho mai ricevuto alcuna proposta – ha concluso Cafagna –
personalmente non saprei nemmeno cosa rispondere. Non conosco la realtà del Parco della Valletta, non ci siamo mai interessati e dovremmo documentarci ampiamente in merito a una simile possibilità. Come già spiegato credo sia prematuro attivarci sin da adesso, a ridosso della scadenza della convenzione firmata dal Comitato Bevere per la gestione degli stagni sarà cura di questa amministrazione decidere sul da farsi”.
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