Scritto Sabato 31 marzo 2012 alle 10:02
A proposito di Soft air sul Monte di Brianza
Ho letto le lettere inviate in merito al SOFT AIR che viene praticato sul Monte di Brianza.
Prima di tutto non capisco le lettere in cui gli "anonimi" si nascondono dietro alla sigla "Lettera firmata".
Quando cammino lungo i sentieri, che da Ello salgono verso Fegina quindi verso l'Alpe del Crocione, mi viene spontaneo osservare la natura circostante in particolare i ronchi a prato e boschi. Spesso mi viene spontaneo ritornare,con la mente, inditro negli anni quando il sostamento dell' uomo era legato alla terra. Nello stesso tempo immediatamente faccio il raffronto tra lo stato naturale di allora e quello di oggi. Direi che è notevole. Personalmente preferisco il passato.
Il primo elemento del raffronto che percepisco è che allora regnava l'ordine l'equilibrio, ora il disordine e l'incolto.
I sentieri allora erano moltì e ben conservati, ora molti scompaino e vengono chiusi da recinzioni o sbarre.
Sono convinto che un sentiero o una strada agro silvo pastorale si conserva se viene percorsa. Allora il mezzo più utilizzato nel bosco era il "Tràen" (slitta per il traino della legna) per le strade il carro trainato da animali e non è che non lasciassero solchi sul terreno anzi.
Chi risistemava era l'uomo.
Non so se sparare pallini con fucili simili a quelli veri stimoli chissa che cosa , l'equilibrio è dato dalla stabilità del più con il meno, dall'energia negativa con quella positiva.Molto dipende dall'uomo.
Il Monte di Brianza ne ha visto di Storia, ne ha visto di gente ; c'è posto per tutti. Forse è arrivato il momento che l'uomo faccia qualcosa per il Monte.
Non mi sembra che allora ci fossero delle norme o delle leggi particolari eppure i sentieri si sistemavano ,gli argini dei torrenti si pulivano il bosco era tagliato.
Penso che sia una questione di equilibrio tra tutti.
© www.merateonline.it - Il primo network di informazione online della provincia di Lecco