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Scritto Lunedì 14 maggio 2012 alle 18:40

Civate, S.Pietro al Monte: dopo la Regione l'iter di Unesco passerà per Roma e Parigi

Prosegue la “road map” destinata a proporre il sito romanico di San Pietro al Monte nell’elenco dei Beni architettonici classificati dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
Dopo l’audizione della commissione promotrice presso la sede lombarda del Pirellone, nei prossimi mesi la candidatura sarà accolta a Roma dalla commissione preposta del Ministero per i Beni Culturali.
Una marcia serrata della candidatura che, in caso di accoglimento favorevole dalle autorità italiane, viaggerà oltralpe sino alla sede Unesco di Parigi dove avverrà la discussione definitiva in merito alla “promozione” del sito civatese a Patrimonio dell’Umanità.

La basilica di San Pietro al Monte a Civate

“In questi giorni la Commissione regionale che ha supervisionato all’audizione ha espresso la volontà di portare in aula al Pirellone un’apposita mozione, a supporto della nostra candidatura – ha commentato il sindaco di Civate Baldassarre Mauri – si tratta dell’ennesima tappa di un cammino avviato lo scorso anno, con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Comune, Parrocchia, Comunità Montana e Provincia. Il 26 maggio, inoltre, la Provincia di Lecco organizzerà un doppio appuntamento (a Lecco e a Civate) per festeggiare i 100 anni della dichiarazione di “Interesse artistico/culturale nazionale” di San Pietro al Monte. Una volta esauriti questi passaggi, presenteremo la candidatura alla commissione del Ministero per i Beni Culturali a Roma”.
In caso di parere favorevole l’intera documentazione viaggerà alla volta di Parigi dove il “grand jury” Unesco si ritroverà per approvare o scartare l’inserimento del complesso civatese nell’elenco ufficiale dei beni tutelati dall’Unesco.


“Si tratta di un iter complesso, partito anni fa su iniziativa della comunità montana – ha proseguito Mauri – grazie all’interessamento di questo ente è stato affidato il corposo lavoro di studio e documentazione al Prof. Bricchetti, mentre tutti i soggetti interessati si occupavano della ratifica di un protocollo d’intesa teso a patrocinare la candidatura. Terminata la redazione dell’elaborato, la prima fase politica è stata quella di andare in Regione per richiedere un ulteriore supporto. Siamo al primo passo di un iter ancora lungo ma la strada è stata ormai tracciata e ci impegneremo a tutti i livelli per portare in paese questo importantissimo riconoscimento”.
R.B.
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