Ad aprire la classifica della crescita del reddito medio per contribuente realizzato nel quinquennio 2006-2010 è Vendrogno. A chiuderla è Morterone. E non a caso: il primo comune ha 170 contribuenti, il secondo appena 19. Un contribuente in più o in meno e il salto in classifica generale è assicurato. Ma a parte questi estremi esaminando la tabella nr. 2 si nota la forte ripresa quanto a reddito medio per contribuente dei comuni della Valsassina e del Lario orientale, storicamente collocati in fondo alla graduatoria dei redditi.

Una veduta del centro di Casatenovo
Raffronto redditi medi 2006 - 2010Ma andiamo con ordine partendo dalla
tabella nr.1 già un po' illustrata nel precedente servizio sui redditi 2010 diffusi dal Ministero delle Finanze poche settimane fa. Abbiamo impostato il raffronto con i dati 2006 in modo da poter disporre di un quinquennio. Come si nota ai primi posti, pur scambiandosi pedana, restano i soliti comuni: Montevecchia, Sirtori, Morterone, Merate. Nei primi cinque entra Cernusco e esce Imbersago che tuttavia ricompare al 9° posto.
Pagnona chiude entrambe le classifiche con un reddito per contribuente pari alla metà di quello dichiarato dai montevecchini. In genere, come si diceva all'inizio sono proprio i comuni di montagna e del Lario orientale ad ingrossare le ultime file mentre il circondario meratese fa la parte del leone con ben cinque comuni piazzati nei primi dieci posti. Il reddito medio più alto è di 32.135 euro per contribuente, (Montevecchia) qualcosa in meno del più alto del 2006 denunciato dai soliti 19 contribuenti di Morterone. Il più basso è quello dei contribuenti di Pagnona passato, tuttavia, da 14.412 a 16.467 euro pro capite.
Classifica crescita reddito medio 2006 – 2010Il dato di Pagnona ci permette di passare alla
tabella nr.2 dove si evidenziano in termini percentuali l'incremento o il decremento dei redditi medi. Diciamo subito che solo 2 comuni mostrano un segno negativo: Sueglio col - 1.7% e Morterone col - 12.5%. Tutti gli altri 88 comuni della provincia di Lecco mostrano un segno positivo. A guidare la classifica, come dicevamo, è Vendrogno che mostra un balzo in avanti nella graduatoria generale del 20.8%. Dietro una sfilata di comuni minori posti tra la valle, la montagna e il lago: Cassina, Tremenico, Taceno Varenna e Dorio. Pagnona si piazza all'8° posto per crescita del reddito medio. Lecco è a metà classifica con una crescita dell'8.8%.
Anche nella graduatoria generale del reddito dichiarato il capoluogo si colloca all'8° posto sia nel 2010 sia nel 2006. Merate invece finisce quasi in fondo alla classifica con una crescita molto modesta: + 4,9% che, vedremo nelle tabelle successive, non compensa neppure il tasso inflazionistico del quinquennio. Decisamente migliore il risultato di Casatenovo: + 10,2% che permette al comune capofila del circondario casatese di collocarsi al 24° posto. Oggiono finisce al 55° posto con una crescita del 7.8%.
Le classifiche generali in ordine alfabeticoPer rendere più semplice la lettura abbiamo predisposto le classifiche anche per ordine alfabetico evidenziando sia il reddito medio dichiarato sia la percentuale di incremento o decremento nel quinquennio. Le tabelle portano anche il numero del contribuenti: 200.292 nel 2010 e 198.516 nel 2006.
Chi batte l'inflazione e chi sta sotto Il dato interessante al fine di conoscere il potere d'acquisto dei contribuenti lo si ottiene comparando la percentuale di incremento del reddito medio con il coefficiente di inflazione registrato nel quinquennio in base ai dati ufficiali dell'Istat sul potere di acquisto delle famiglie italiane. Diversa è spesso la percezione dell'aumento reale dei prezzi rispetto ai dati ufficiali. Ma la comparazione non può che avvenire prendendo i dati dall'Istituto nazionale di statistica. Il quale attraverso le tabelle annue fa sapere che tra il 2006 e il 2010 il tasso di inflazione è stato del 9,5%. Ebbene soltanto 32 comuni su 90 sono riusciti a crescere in termini di reddito medio per contribuente in maniera superiore al tasso di inflazione, tutelando nella gran parte dei casi e soltanto in pochi, aumentando, il potere d'acquisto dei cittadini. Vendrogno svetta con un + 20.8% seguito dalla pattuglia di comuni montani. Per trovare un comune collinare occorre scendere fino al 10° dove si incontra Lomagna con un + 12.8%. poi altri comuni del Lario orientale e quindi Monticello e Cernusco.
Cremeno chiude il lustro con una crescita del reddito pari al coefficiente inflazionistico. Tutti gli altri comuni stanno sotto con perdite medie di 3 - 4 punti percentuali. Lecco, ad esempio vede il proprio reddito dichiarato inferiore dello 0.7% rispetto all'inflazione. Casatenovo sta sopra di 0.7% mentre Merate precipita in fondo alla classifica con un - 4.6%. Va meglio, ma di poco, Oggiono che perde l'1.7%. Olginate va sotto di oltre 3 punti percentuali. Imbersago, pur mantenendosi nella classifica generale al 9° posto (contro il 4° del 2006) chiude la classifica all'88° posto con una crescita modestissima del reddito: + 2.6% che raffrontato al coefficiente inflazionistico significa una perdita del potere d'acquisto pari al 6.9%.
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