"L'idea di questo festival- ha spiegato Angelo Rusconi di Res Musica - è nata dopo una ricerca sul canto liturgico, effettuata grazie ai finanziamenti della Regione Lombardia nel 2010. Questa attività - ha continuato - ci ha, quindi, fatto scoprire la grandissima quantità di beni immateriali presenti nei nostri paesi e nelle nostre valli. Si tratta, quindi, di un festival che parte dal basso e non dall'alto, come ci si muove di solito. L'obiettivo è sicuramente quello di salvare i beni immateriali della cultura contadina che altrimenti si estinguerebbero nel giro di poche generazioni. Per questo - ha concluso - non basta il lavoro di archivio e conservazione: la cultura tradizionale va fatta vivere, cosa che ci proponiamo di fare noi con questo festival".
Da segnalare anche l'importanza dei luoghi scelti per gli spettacoli. I concerti saranno, infatti, adatti alle loro sedi, ad esempio all'interno del castello di Introbio si svolgerà uno spettacolo di musiche medievali.
Soddisfatto l'assessore alla Cultura della Provincia di Lecco, Marco Benedetti, il quale ha osservato come "il festival si inserisca all'interno delle numerose iniziative culturali che il territorio provinciale sta offrendo al pubblico. Questa vivacità culturale - ha continuato Benedetti - è sicuramente un elemento da evidenziare, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale".