
Luigina De Capitani
Ormai tormentone dell'estate non è più l'IMU, le tasse, il caro benzina, la mancanza di lavoro e l'incertezza del futuro per i nostri giovani. Unico problema sono i cartelli in dialetto.
Visto che non danno alcun fastidio, togliere i cartelli presenti su alcuni territori comunali, compreso il mio, significherebbe soltanto:
1) dispendio di risorse dovute all'impiego di personale per la rimozione (alla faccia dello spending review)
2) assoluta mancanza di rispetto nei confronti di amministrazioni precedenti.
Considerato che molti di noi in famiglia parlano dialetto, considerato altresì che molti di noi hanno ancora parenti anziani che parlano solo in dialetto, qual'è il fastidio di tutto ciò? Ringraziamo Iddio se esistono ancora persone che ci testimoniano le nostre origini!
Torniamo coi piedi per terra e affrontiamo i problemi reali che sono davvero tanti. Ai nostri concittadini non interessano i cartelli si o i cartelli no, ma come arrivare a fine mese, come pagare la rata del mutuo, come pagare le bollette.
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