
Il presidente della conferenza
Matteo Canali
Sindaci dell'oggionese riuniti e finalmente la quadra è stata trovata. Individuati definitivamente i sei sottogruppi, affini territorialmente e morfologicamente, che coopereranno in vista dell'accorpamento dei servizi, ora i primi cittadini del circondario avranno meno di tre mesi di tempo per individuare tre funzioni fondamentali che entro il 1° gennaio 2013 dovranno essere gestite in maniera condivisa.
Come già anticipato, naufragata la proposta avanzata dalla Conferenza dei sindaci al comune di Oggiono per farne un punto di riferimento per il tutto l'oggionese per alcuni servizi fondamentali (tra le ipotesi settore Polizia Locale, Protezione Civile o ancora Servizi Sociali), a prendere corpo è stata quindi la parcellizzazione del circondario in sei microrealtà che procederanno nelle prossime settimane alla definizione dei servizi da accorpare.
Una riflessione portata avanti nel corso degli ultimi mesi e che in sede di ultima Conferenza dei Sindaci ha dato il via definitivamente ai seguenti sei sottogruppi in cui a prevalere pare ci siano stati criteri di contiguità territoriale e affinità morfologica.
Il comune di Oggiono, peraltro unico del circondario ad essere escluso dall'obbligo di accorpamento avendo popolazione superiore ai 5 mila abitanti, estenderà la convenzione già in essere con il comune di Annone aprendo le porte anche al contiguo comune di Ello che non presenta soluzioni di continuità con l'abitato di Imberido.
Confermata invece la collaborazione "a tre" tra i comuni di Sirone, Molteno e Garbagnate Monastero nonché quella tra i comuni di Dolzago, Castello e Colle Brianza.
Per quanto riguarda invece i comuni più esterni del circondario, sembrerebbe prevalere la formula del "binomio": permane il legame tra Costa Masnaga e Nibionno così come tra Bosisio Parini e Rogeno e infine tra i due comuni di Cesana Brianza e Suello. Anche se in questi ultimi casi gli accorpamenti potrebbero essere più "fluidi" riguardando soltanto alcune delle tre funzioni previste. E' il caso ad esempio del comune di Suello che pare orientato a procedere all'unione di alcune funzioni con Cesana guardando viceversa per altri settori al limitrofo comune di Civate.
Definite dunque le sei aree di riferimento, nel corso dei prossimi due mesi i sindaci dei singoli sottogruppi del circondario si riuniranno autonomamente per rispettare l'obbligo di accorpamento di tre funzioni fondamentali entro il termine previsto per legge, vale a dire come dicevamo il prossimo 1° gennaio.
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