
Lucia Codurelli
Mercoledì scorso il governo ha approvato il decreto sul riordino delle Province, un decreto che arriverà alle Camera prossimamente.
Il Decreto ha lasciato molti con l'amaro in bocca e solo in 2 casi due province sono state salvate, Sondrio e Belluno.
Tanti lecchesi oggi avrebbero preferito l'accorpamento con Sondrio mentre non è così. E' stato sin da subito evidente che questo era un'opzione quasi impossibile, visto il lavoro unitario e pressante fatto dalla provincia di Sondrio. Tutti, compresi i cittadini sono stati veri protagonisti e da questo punto di vista hanno vinto. Anche la sottoscritta da subito ha espresso soddisfazione per la decisione visto che in più occasioni è stata chiamata a sostenerla.
Devo dire che al contrario, questa mobilitazione non si è verificata sul nostro territorio e oggi diventa difficile dirsi amareggiati o aspettarsi che potesse succedere qualcosa di diverso, visto quanto stava avvenendo nella Provincia confinante.
Al di là dei confini definiti la sfida ancora tutta da affrontare è quella di una maggiore efficienza a minori costi, quali saranno i servizi sul territorio , le proposte ci sono da tempo, ora si rende necessario operare verso la "ricostruzione" di Istituzioni lungimiranti, punti di riferimento veri per i cittadini nei quali le responsabilità di decisioni assunte siano chiaramente determinabili e certe ,senza più sovrapposizioni di enti inutili e senza prescindere però dal necessario ruolo di garanti di diritti e servizi.
La sfida è aperta, ora occorre dimostrare la capacità di stabilire i contenuti senza aspettare che siano altri ad imporli.
On. Lucia Codurelli
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