ANNONE BRIANZA
Annone ha ricordato i caduti con un corteo che ha visto protagonisti le autorità e i cittadini dalla sede degli alpini fino alla parrocchia per la celebrazione della messa.
Al termine della funzione religiosa lo stesso corteo ha percorso via Maggiore e via Sant'Antonio accompagnato dalle note del corpo musicale Santa Cecilia di Sirone, fino a giungere al monumento ai caduti, situato davanti alle scuole.
Qui gli alpini hanno posizionato la corona di alloro ai piedi della statua (recentemente restaurata dalle penne nere stesse).
Il sindaco Carlo Colombo ha poi ringraziato tutti i cittadini presenti alla cerimonia nonostante le cattive condizioni atmosferiche. "Ringrazio le numerose associazioni presenti, è importante ricordare come senza l'associazionismo, oggi tutti i comuni e probabilmente lo stesso paese sarebbe in ginocchio" ha poi aggiunto, prima di leggere i nomi dei caduti annonesi nella prima e nella seconda guerra mondiale.
''E' difficile di questi tempi trovare le parole giuste per ricordare le persone che si sono sacrificate per noi. La parola che ho trovato io è "Politica", intesa nel senso più nobile del termine. In questo periodo molti si allontanano dalla politica disgustati dai fatti di cronaca, ma dobbiamo ricordarci che è dovere di ogni cittadino informarsi e partecipare alla vita pubblica. Questo è uno dei punti di forza del nostro paese: la presenza di tanti che sacrificano il loro tempo per gli altri".
Il sindaco ha poi consegnato la Costituzione Italiana ai neo-diciottenni residenti ad Annone che hanno voluto partecipare alla cerimonia. "Essere cittadini significa sacrificarsi per gli altri, quindi abbiamo ritenuto appropriato unire la consegna delle Costituzioni alle celebrazioni del 4 novembre così che questo possa simboleggiare l'entrata di questi ragazzi nella vita civica del paese in quanto ormai maggiorenni. Speriamo che questi ragazzi si assumano presto le proprie responsabilità da cittadini e speriamo che la comunità sappia accompagnarli e sostenerli nel loro percorso".
CASTELLO E COLLE BRIANZA
I due comuni hanno celebrato il 4 novembre insieme. Presso la località Bianzola infatti, si sono radunate le associazioni di entrambi i paesi e le autorità. Al termine della messa gli alpini hanno deposto la corona di alloro ai piedi del monumento e la parola è passata al sindaco di Castello Brianza, Luigina De Capitani.
"Oggi ricordiamo tutti i militari italiani, quelli caduti durante il primo conflitto mondiale, quelli caduti nel secondo, quelli che sono sopravvissuti e quelli che ancora sono impegnati in missioni di pace che talvolta assomigliano troppo a guerre, visto il bilancio dei caduti".
La cerimonia è proseguita con l'assegnazione dei diplomi di fedeltà ai Reduci e Combattenti che hanno raggiunto il novantesimo anno di età. L'inziativa nasce da un'idea del Consiglio Direttivo Centrale dell'Associazione Combattenti e Reduci.
La parola è poi passata ad alcuni bambini che hanno recitato alcuni famosi componimenti di Giuseppe Ungaretti.
I quattro premiati sono: Vittorio Manzoni (Autiere), Angelo Nava (Marinaio sotto capo fuochista), Vincenzo Pirovano (Fante) e Egidio Pizzagalli (Fante). Oltre agli orrori della guerra, combattuta da ognuno dei reduci su fronti diversi (Grecia, Albania, Jugoslavia), molti di loro dovettero sopportare pure le privazioni dell'internamento nei campi di concentramento tedeschi, in seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943
DOLZAGO
Tante persone questa mattina a Dolzago in occasione delle celebrazioni del 4 novembre, anniversario della fine della prima guerra mondiale nonché festa di unità nazionale e delle forze armate.
I festeggiamenti si sono aperti questa mattina alle ore 10.30 presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta con la celebrazione della santa messa. Al termine della funzione liturgica il corteo, accompagnato dal corpo musicale Santa Cecilia di Sirone si è snodato per le vie del paese per per la deposizione delle corone di fiori al monumento degli Alpini e al Monumento dei Caduti Dolzaghesi.
"Centoquattro anni fa l'Italia si è rialzata dopo la disfatta di Caporetto, oggi sembra quasi una leggenda ma invece è storia" ha esordito il primo cittadino Adelio Isella "questa ricorrenza deve essere un motivo per riflettere sull'unità nazionale, il nostro cammino verso la ripresa deve procedere ricordando quello che ci ha insegnato la storia".
Al termine del discorso del sindaco i ragazzi della scuola dell'infanzia e della scuola primaria hanno quindi espresso un personale pensiero in ricordo del 4 novembre.
Le celebrazioni si sono quindi concluse presso la scuola primaria di via Corsica dove è stato inaugurato il nuovo mosaico ispirato al disegno di Marta Canali, vincitrice due anni fa del concorso "La scuola per me".
"Abbiamo deciso di inaugurare questo mosaico proprio oggi perché la scuola è uno dei luoghi fondamentali in cui parlare di valori quali pace e giustizia" ha commentato l'assessore all'istruzione Beatrice Civillini.
Le celebrazioni si sono quindi concluse con un rinfresco per tutti i partecipanti.
MOLTENO
La pioggia non ha fermato le celebrazioni in occasione del 4 novembre nel comune di Molteno. Nel giorno dell'unità nazionale e della giornata delle forze armate, l'amministrazione comunale e la cittadinanza si sono infatti riunite per "ricordare con gratitudine e amore i Caduti per la libertà e la pace, portata a Molteno e in tutto il mondo".
La manifestazione commemorativa si è aperta questa mattina alle ore 9 con il ritrovo in Villa Rosa alla presenza delle autorità, del gruppo di protezione civile, delle associazioni locali nonché degli alunni delle scuole. Da qui il corteo si è diretto verso viale Rimembranze per la prima deposizione di una corona di fiori al monumento dei caduti locale.
Da qui le celebrazioni si sono spostante in direzione del monumento ai caduti del cimitero, dove è stato eseguito l'inno di Mameli e i ragazzi delle scuole hanno letto un ricordo in onore dei caduti.
Il corteo si è quindi spostato in direzione della stazione ferroviaria per poi raggiungere la chiesa parrocchiale di san Giorgio per la celebrazione della santa messa.
Al termine della funzione liturgica le celebrazioni si sono quindi concluse nuovamente in Villa Rosa dove per l'occasione è stato offerto un rinfresco finale.
OGGIONO
A Oggiono le manifestazioni commemorative hanno preso il via alle ore 9:15 presso la frazione di Imberido, in largo San Francesco. L'amministrazione comunale ha deposto una corona di allora fasciata con il tricolore italiano presso il monumento ai caduti locale.
Alle ore 9.30, presso la piazza del municipio, un corteo ha sfilato per le vie del paese verso la chiesa parrocchiale di Santa Eufemia, dove alle 10 si è svolta la Santa Messa a ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Al termine della funzione si è riformato il corteo guidato dal Gonfalone comunale portato un membro del Gruppo Comunale di Protezione Civile. Il corteo è giunto in prossimità del cimitero dove una corona di fiori è stata deposta di fronte al monumento ai caduti cui presenti è seguito il "silenzio" scandito dal suono della tromba e la benedizione da parte di don Maurizio Mottadelli, responsabile della comunità pastorale "San Giovanni Battista" di cui Oggiono fa parte.
La manifestazione è proseguita quindi in direzione di piazza Manzoni, dove si è svolta una cerimonia analoga di onore ai caduti presso il monumento lì presente. Insieme ai membri della Giunta e del Consiglio Comunale hanno sfilato anche diverse associazioni civili locali tra cui le sezioni locali dell'A.V.I.S. e dell'A.I.D.O.. Non potevano mancare anche le associazioni militari tra cui gli Alpini, i Marinai, gli Autieri e i Combattenti e Reduci. Una menzione a parte va agli Alpini, presenti in forze con indosso i tradizionali cappelli con le "penne nere". A due loro membri è toccato l'onore di deporre le corone d'alloro sui tre monumenti ai caduti.
Al termine della commemorazione ha preso la parola il sindaco di Oggiono Roberto Paolo Ferrari che dopo il saluti ai presenti ed alle autorità civili e militari per primo ha voluto ricordare "il caporalmaggiore Tiziano Chierotti, alpino della brigata Taurinense scomparso il 25 ottobre scorso durante la missione di pace in Afghanistan. A lui, alla sua famiglia e ad tutti i caduti va il nostro abbraccio".
"È passato quasi un secolo dalla fine del primo conflitto mondiale" ha proseguito Ferrari "e questa celebrazione è un modo per tramandare la memoria di coloro che sono stati strappati alle loro famiglie, anche in tenera età come la classe del 1899 e mandati a combattere nelle trincee sulle alture del Carso o nei mari del mondo".
Ferrari ha anche citato l'articolo 11 della nostra Costituzione quando ha ricordato che quello del 4 novembre è un omaggio ai caduti di tutte i conflitti nella speranza che essi non siano più un "mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Il primo cittadino oggionese durante un passaggio del suo discorso alla cittadinanza ha anche fatto un parallelo tra la difficile situazione post bellica del 1918 e l'attuale momento di crisi economica e di valori, facendo un richiamo "alla sobrietà ed alla buona amministrazione della politica, che deve essere in grado di dare risposte concrete ai cittadini" .
Il 4 novembre è anche la Festa delle Forze Armate, ovvero di "coloro che sono chiamati sia all'interno dell'Italia che al di fuori dei suoi confini a difendere i valori di libertà, democrazia ed uguaglianza che sono stati così faticosamente conquistati''.
Il sindaco di Oggiono Roberto Paolo Ferrari ha invitato coloro che ne hanno la possibilità a livello di Governo italiano risolvere il caso di Nicola La Torre e Salvatore Girone, i due militari italiani ancora detenuti in India. Lo stesso pensiero è stato rivolto questa mattina dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la cerimonia di consegna delle decorazioni dell'Ordine Militare d'Italia.
Tutta la celebrazione si è conclusa con la presenza del corpo musicale di Oggiono e dal gruppo folkloristico "Promessi Sposi" di Oggiono che hanno suonato canzoni popolari a ricordi degli anni della Prima Guerra Mondiale.