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Scritto Lunedì 12 novembre 2012 alle 13:51

Casatenovo: il comitato Renzi ha incontrato Andrea Sarubbi

Se la sinistra, in Europa continentale e nei paesi anglosassoni, è tradizionalmente riformista e progressista, in Italia da troppi anni fa eccezione. E più che al futuro, guarda spesso al passato, crogiolandosi e sprecando occasioni.

Da sinistra Marco Panzeri e l'onorevole Andrea Sarubbi

Critica mossa non da un parlamentare del centrodestra, ma da Andrea Sarubbi, deputato Pd che venerdì sera a villa Mariani di Casatenovo ha spiegato il suo endorsement a Matteo Renzi. E attorno a questo difetto principe del centrosinistra italiano ha articolato il suo lungo intervento, che ha toccato i temi del precariato, delle famiglie e delle imprese in difficoltà, dell'insostenibilità dell'attuale tassazione, della crisi economica e della politica che vive di cooptazione e di piccole bassezze.


Per Sarubbi, volto noto di Rai 1 dove prima di approdare a Montecitorio conduceva l'appuntamento religioso domenicale "A sua immagine", il sindaco di Firenze è la figura più adatta a raccogliere il consenso di una crescente fetta dell'elettorato italiano. Non solo perchè il programma incentrato su "Speranza", "Merito" e "Europa" appare quello che meglio risponde alle esigenze del Paese, ma perché attorno al sindaco di Firenze si stanno catalizzando energie e aspettative che sembravano desolatamente perdute in Italia. E che una generazione (Sarubbi è del 1971), insieme a Renzi, vuole ora riassumere e riportare al centro del dibattito politico che per troppo tempo è rimasto ancorato a vecchi stereotipi di autoconservazione che hanno danneggiato il Paese in modo talvolta irreparabile.


Marco Panzeri, Coordinatore del Comitato Renzi per Lecco, ha ricordato l'importanza delle Primarie del 25 novembre prossimo, quando in tutti i principali comuni del territorio, presentandosi con la tessera elettorare sarà possibile accordare la propria preferenza a Renzi.


All'ultima parte dell'incontro ha presenziato anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio che vigorosamente incalzato da Augusto Rimini, segretario del Circolo Pd di Calco, sulla sua decisione di appoggiare Renzi alla notizia della candidatura del collega toscano (giudicata da Rimini, con un sottile sottinteso, prematura e istituzionalmente fuori luogo), ha risposto con un appassionato intervento dove non ha tralasciato di ricordare la distanza dello stato maggiore del partito dalle necessità e dalle urgenze degli amministratori locali, ormai abbandonato a se stessi. Salvo poi ricordarsi dei ''soldati'' sul territorio nei momenti di loro necessità.


Il primo cittadino di Lecco ha infine contestato le critiche provenienti dall'aria Bersaniana, anche lecchese, che non è stata certo tenera con Brivio, sull'apertura ai delusi, agli scontenti degli altri partiti che guardano con fiducia a Renzi. Se non si capisce che la politica è anche guardare a chi sta oltre la nostra finestra - ha commentato Brivio - non andremo lontani.
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