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Scritto Martedì 08 gennaio 2013 alle 16:15

Civate: Arpa, V. dell'Oro priva di idrocarburi Mauri: 'chi ha commesso gli abusi pagherà'

Valle dell'Oro, ultimo atto: con una nota datata 24 dicembre 2012 l'Arpa ha trasmesso al Comune la seconda nota tecnica relativa alla verifica qualitativa dei terreni oggetto di riporto all'interno del mappale 148, dove la scorsa estate alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di grosse concentrazioni di idrocarburi.
Quest'ultima serie di campionamenti condotti da Arpa ha voluto fugare ogni dubbio circa la mancanza di agenti inquinanti all'interno delle terre riportate, come indicato nella nota tecnica allegata alla lettera del 24 dicembre: “in particolare il collaudo ha riguardato l’area di valle dello scavo lato argine nella quale era stato formato, nel corso delle indagini del 7/9/2012, il campione di riporto  in cui si era evidenziato il superamento della C.S.C., la concentrazione di soglia di contaminazione”.
La nota tecnica dell’ARPA afferma inoltre: “I risultati delle analisi eseguite dall’ARPA sul succitato campione confermano il rispetto della C.S.C. di riferimento relativamente al parametro di verifica. Sulla base dei risultati delle analisi ARPA si validano quindi le analisi eseguite dal laboratorio di parte sui campioni di terreno prelevati presso il sito in oggetto”.



La Valle dell'Oro

Una precedente verifica dei terreni era stata condotta al termine del periodo estivo e comunicata al Municipio di Civate in data 18 ottobre. In tale occasione furono condotti rilevamenti su 15 campioni di terreno prelevati il 7 settembre a diverse profondità. Per ciascun campione furono analizzati 23 parametri di riferimento indispensabili per rilevare eventuali presenze di inquinanti.
"Già quel primo esito, con il controllo di complessivi 345 parametri sui 15 campioni, aveva fornito un risultato relativamente tranquillizzante, poiché in un unico campione e per un solo parametro aveva rilevato il superamento dei limiti di legge con la presenza di idrocarburi di 101, anziché di 50 - ha commentato oggi il sindaco Baldassarre Mauri - al fine di ottenere la più assoluta tranquillità, si è reso necessario eseguire un secondo controllo con un prelievo effettuato il 15 novembre dopo il termine delle operazioni di rimozione del materiale abusivamente depositato nel predetto mappale".
"Possiamo dire che, ora, non esiste più alcun dubbio circa la intervenuta bonifica dell’area, in modo rassicurante
- ha continuato il primo cittadino - restano, ovviamente, le sanzioni amministrative, che il Comune applicherà sulla base delle violazioni delle discipline edilizia e di smaltimento rifiuti, come al definitivo accertate".


La vicenda, come noto, fu sollevata nel mese di giugno a seguito di alcune segnalazioni da parte di cittadini che evidenziavano la presenza sul mappale 148 di imprecisate attività. A seguito di un sopralluogo i tecnici comunali riscontrarono la presenza in loco di terre e rocce di scavo, in modo difforme e superiore a quanto consentito dal contratto di appalto in
Baldassarre Mauri
essere con la ditta Cerri, appaltatrice di alcuni lavori comunali.
A questi eventi seguirono due ordinanze del Sindaco (la prima in data 28 Giugno e la seconda in data 21 Settembre) mediante le quali alla ditta appaltatrice fu intimato di asportare il materiale abusivamente depositato, con obbligo di segnalare le date dell’asporto, al fine di consentire i controlli ARPA circa la qualità del predetto materiale.
"Si è resa necessaria la seconda ordinanza con proroga dei tempi di rimozione, perché i proprietari del terreno non autorizzavano l’accesso della ditta al mappale, giustamente pretendendo, in via preventiva, le dovute garanzie in merito alle modalità di ripristino della loro proprietà - ha proseguito il sindaco Mauri -dopo che il Comune è stato informato del raggiungimento dell’accordo, è stata autorizzata la proroga per la rimozione del materiale con scadenza al 6 Ottobre 2012.
A conclusione della vicenda, anche grazie all’attenta collaborazione dei cittadini che hanno segnalato quanto stava avvenendo sul mappale n. 148, è stata contrastata un’attività abusiva che fortunatamente non ha procurato danni ambientali, ma che comunque si stava sviluppando in modo incontrollato.
Ci sembra di poter dire che, una volta ricevuta l’informazione, il Comune si è mosso con tempestività e con appropriatezza, prestando fede – come suo dovere - alle risultanze che sono state acquisite da soggetti pubblici (l’ARPA), i quali agiscono in modo imparziale a garanzia della salute di tutti e dell’ambiente, ma anche dei diritti e dei doveri di ciascuno".
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R.B.
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