Vorrei iniziare questa mia brevissima (com'è nel mio stile) riflessione partendo dall'intervento di qualche tempo fa del Vs. Direttore Claudio Brambilla sul ruolo di Merate.
Premetto che personalmente stimo molto Brambilla perché -a mio avviso- è sempre molto attento a tutte le espressioni del territorio e ne coglie in profondità molti aspetti.
Anche questa volta, al di là di qualche forzatura sul ruolo di Merate , la sua analisi coglie una difficoltà oggettiva della nostra Brianza e delle nostre istituzioni a rapportarsi con la realtà ed i bisogni della nostra gente, in questa fase di pesante crisi.
Come sindaci siamo molto spesso impegnati nella gestione ordinaria, o magari a rincorrere anche decisioni assurde governative (IMU-TARES-IUC, per citarne alcune) ma abbiamo molte più difficoltà a sviluppare le nostre idee e proposte per migliorare lo sviluppo del nostro territorio in termini associati , coordinati ed unitari.
Un esempio concreto. In queste settimane la Camera di Commercio di Lecco sta promuovendo un'importante iniziativa "ECOSMART LAND -EXPO 2015 ED OLTRE", coinvolgendo soprattutto le imprese del territorio in un progetto sulla vocazione eco-turistica ed eco-sostenibile del nostra provincia. La Brianza, al di là di qualche impresa, associazione e soggetto privato che molto opportunamente hanno colto le potenzialità della proposta,
è oggi ancora sostanzialmente assente, soprattutto nella sua componente istituzionale. Ma come Comuni non abbiamo niente da proporre ? Questa è la domanda che ci deve angosciare nelle prossime settimane, perché i tempi sono stretti.
Un altro esempio. Come ho più volte sostenuto, personalmente ritengo che -nonostante i Comuni brianzoli abbiano buoni parametri di efficienza - se confrontati alla media nazionale- ci siano ancora dei margini per migliorare la qualità dei servizi ai nostri cittadini e per ridurre i costi, attraverso forme di gestione associata volontaria e funzionale e non obbligatoria e burocratica -come attuato fino ad ora - in base alle normative vigenti.
Dico questo perché sono convinto che ci siano delle opportunità anche per i Comuni più grandi e non obbligati per legge ad associare funzioni e condivido pienamente la riflessione finale del Direttore di Casateonline-Merateonline, che ritengo sia il senso vero dell'intervento, messa però al plurale, anche auto-criticamente, con soggetto
"tutti i sindaci del nostro territorio":"
dovranno mettere in cima alla lista delle cose da fare la ripresa del dialogo con i colleghi del circondario per rappresentare in maniera unitaria le ragioni del territorio. La necessità di andare verso associazioni, unioni, fusioni è sempre più pressante. E' un processo inarrestabile e inevitabile......, senza abolire le municipalità, spazzino via i campanili per razionalizzare e ottimizzare la gestione dei servizi pubblici. E' una sfida da raccogliere. Che deve andare ben oltre il senso di appartenenza a questo o a quel partito".
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