Sono 34 i comuni della provincia di Lecco che, avendo variato l'aliquota base dell'imposta municipale unica per l'abitazione principale, si trovano costretti ad applicare la mini IMU. Entro il 24 gennaio i proprietari di 1^ casa dovranno dunque versare l'importo stabilito nella misura del 40% della differenza tra l'aliquota base allo 0.4% e quella stabilita dal proprio comune di residenza (il restante 60% sarà invece a carico dello Stato).
Un versamento che ammonta, per famiglia, a poche decine di euro mentre elevato è il carico di lavoro per gli uffici che devono fornire risposte alla cittadinanza, compilando bollettini e facendo i calcoli. I comuni, come Merate, hanno stabilito orari di apertura straordinari, arrivando a potenziare l'organico che, tuttavia, ha faticato a smaltire le lunghe code di cittadini in attesa di sapere l'ammontare del balzello.
Caf e studi di commercialisti hanno provveduto a compilare direttamente i bollettini per i clienti mentre c'è chi collegandosi con il portale (del proprio comune o di siti appositi) ha potuto fare il calcolo, documenti alla mano, e procedere poi con il pagamento.
In totale sono circa 10milioni gli italiani chiamati a fare i conti con questa mini imu, che tocca quasi 2500 comuni, e che ha un importo medio di 40 euro (si va dai 15 euro fino ai 70 euro).
Non sono interessati dalla mini-Imu i proprietari che hanno prime case nei Comuni dove l'aliquota non è stata alzata sopra la soglia del quattro per mille.
© www.merateonline.it - Il primo network di informazione online della provincia di Lecco