Il Questore
Venendo invece al secondo obiettivo, l'intento è chiaramente quello di "avvicinare il cittadino: deve dare una mano per difendere se stesso e gli altri, nei modi ovviamente previsti dalla legge e sotto la supervisione delle forze dell'ordine" ha argomentato il Questore spiegando come la sicurezza non può più essere vista come una questione delegata esclusivamente alla Polizia: ognuno deve fare la sua parte, anche semplicemente dimostrandosi più accorto e applicando piccoli accorgimenti che si possono rivelare poi fondamentali. Proprio per questo, sfruttando l'esperienza accumulata, il dottor Francini ha redatto una piccola brochure con tutta una serie di consigli su misura per difendersi dai furti in appartamento e da eventuali rischi dovuto al contatto con i ladri tanto è vero che un capitolo del libretto è dedicato alla "legittima difesa": "dobbiamo sapere come reagire" ha proseguito il relatore. "La legittima difesa è lasciata all'interpretazione del giudice. Ci sono però tre parametri sicuramente da rispettare: la parità dei beni in gioco, l'inevitabilità della reazione e la proporzione tra reazione della vittima e offesa dell'aggressore".I comandante di Pl Gavazzi (Calolzio), Sala (Oggiono) e Morizio (Lecco)
Un'ulteriore appendice è poi riservata al "neighbourood watch", lo "sguardo di vicinato": nei paesi anglosassoni racchiude tutta una serie di interventi, metodologie e progetti che coinvolgono organizzazioni più o meno piccole di cittadini, appartenenti ad una ristretta comunità di residenti, nel contributo proattivo e volontario teso a migliorare le condizioni di sicurezza e di vivibilità urbana del proprio territorio. Essa è da esercitare ovviamente in sinergia con le forze di polizia. "Si tratta di un progetto accademico, non proponibile nell'ordinamento italiano dove il comune cittadino non può fare vigilanza". Può però e deve essere informato. Per questo il Questore pensa alla programmazione di numerose conferenze sul territorio per spiegare e illustrare direttamente ai cittadini le misure suggerite nella brochure fino ad arrivare "ad andare a casa delle persone, soprattutto in provincia, per contenere la sensazione di isolamento e mostrare concretamente quanto si può fare, caso per caso". L'impegno, in via sperimentale, è quindi quello di articolare per la città di Lecco e i comuni dell'oggionese, un programma di visite a domicilio del poliziotto di quartiere o di personale appositamente istruito delle Polizie locali, per fornire indicazioni su misura che possano aumentare la difesa.La Vcaria dottoressa Mimma Vassallo, il Questore dottor Alberto Francini e il capo della Squadra Mobile dottor Marco Cadeddu
"Ci crediamo molto, daremo il nostro contributo", il commento entusiastico del comandante della pl lecchese Franco Morizio. Ha ringraziato invece a nome del presidente della conferenza dei sindaci Matteo Canali e del suo primo cittadino Roberto Ferrari dell'opportunità che è stato offerto al suo territorio il comandante Mauro Sala, alla testa del Comando di Oggiono intorno al quale si sono conglomerate le polizie locali di tutto il circondario, con 15 comuni e 24 agenti. "Sentiamo la necessità di essere coordinati negli interventi, affinchè non rimangano sporadici" ha proseguito Sala ricordando come già da tempo, da novembre a marzo, in orario serale, quando i furti si fanno più frequenti, in accordo con i Carabinieri, vengono organizzati appositi pattugliamenti. "Stiamo pensando di allungare, almeno in alcuni giorni, l'orario di servizio di un'ora, arrivando fino alle 20.15" ha concluso, sottolineando anche l'apporto dato dalla tecnologia e quindi dagli impianti di videosorveglianza. Pronto a unirsi al gruppo di "sperimentatori" anche il comune di Calolziocorte, dove nel 2013 si è verificato una recrudescenza di assalti ad abitazioni, come sostenuto dal sindaco al tavolo tecnico convocato in Prefettura nei giorni scorsi e testimoniato dalla presenza del comandante Gavazzi alla presentazione del "Progetto sicurezza abitativa".