
I sindacalisti Massimo Sala e Enzo Mesagna
''Pur con tutte le difficoltà del caso i lavoratori ci hanno detto di andare avanti''. Così Enzo Mesagna di Fai Cisl, che insieme al collega Massimo Sala di Flai Cgil sta seguendo la trattativa sindacale alla Vismara di Casatenovo, si è espresso alcuni minuti fa, a conclusione delle assemblee convocate con i dipendenti della storica azienda alimentare.
La trattativa, che ieri è sembrata essere vicina alla rottura, riprenderà dunque nei prossimi giorni. Ancora tanti i nodi da sciogliere e le questioni al centro di quello che pare essere divenuto una sorta di ''braccio di ferro'' tra vertici del salumificio e sigle sindacali.
''L'impegno che ci siamo presi è quello di costruire una proposta complessiva che dovrà essere accettata dai lavoratori. Obiettivo dei prossimi giorni è quello di lavorare sui punti rimasti aperti'' ha commentato Mesagna, senza nascondere le difficoltà che stanno caratterizzando la vicenda.
''La trattativa è molto complessa e ci sono diverse questioni da definire. Lavoriamo in una situazione di grande incertezza. La posta in gioco del resto è molto alta per le tante persone coinvolte''.Una strada che pare essere ancora in salita secondo i sindacati; tuttavia al termine delle assemblee convocate questa mattina e nel pomeriggio con i lavoratori, si è deciso di proseguire nella trattativa, fiduciosi degli eventuali spiragli che sembrano aprirsi all'orizzonte.
Avanti tutta quindi, nella speranza di riuscire a raggiungere l'obiettivo prefissato: più tutele e garanzie dopo il passaggio alla cooperativa che dovrà assorbire parte dei lavoratori oggi in forze all'azienda. La richiesta della Vismara relativa al numero di lavoratori da ''esternalizzare'' era pari a 118 persone sulle 250 presenti attualmente alle dipendenze del salumificio con sede a Cascina S.Anna. Cifra che i sindacati sperano di abbassare di almeno qualche decina d'unità. Di qui dunque la difficoltà nel trovare una soluzione che possa fare convergere gli interessi delle parti.
Intanto se i principali protagonisti della trattativa (oltre ai lavoratori) sono sindacati e azienda, anche i politici ''stanno alla finestra''.
''Abbiamo discusso della vicenda con il sindaco Filippo Galbiati, l'assessore provinciale Antonio Conrater, l'onorevole Gian Mario Fragomeli e il senatore Paolo Arrigoni. Sappiamo di poter contare sul loro aiuto, ci hanno dato ampia disponibilità. Prima però è necessario chiudere la trattativa'' ha affermato infine Mesagna che esclude presidi permanenti o forme di protesta da parte dei lavoratori nei prossimi giorni. Al momento si attende l'evolversi della trattativa anche se, come si evince, la situazione è talmente variabile che nulla può essere escluso.
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