Un cammino durato mesi e mesi, che si è snodato sui sentieri di tutta Casatenovo, nelle nicchie, nelle edicole e in tutte le cascine, fino all'ambita meta: il censimento dei segni del sacro presenti sul nostro territorio. Il viaggio dell'associazione "Sentieri e Cascine" è iniziato qualche mese fa, in collaborazione con il Plis dei Colli Briantei e con altre associazioni dei comuni aderenti.

I volontari che hanno curato il progetto
Il premio della fatica delle decine di volontari di "Sentieri e Cascine" è la mappatura di oltre duecento segni del sacro, tra affreschi e statue, disseminate nella cascine e nelle case delle nostre campagne.
"Negli altri comuni aderenti al progetto, Camparada, Usmate Velate e Arcore, sono stati ritrovati complessivamente centotrenta segni. Nel solo territorio casatese, invece, sono duecento", ha ricordato con orgoglio il presidente di Sentieri e Cascine, Francesco Biffi, durante la presentazione del progetto nella frazione di Campofiorenzo.

Da sinistra l'assessore Marta Picchi, Marco Monguzzi del Plis Colli Briantei e
Francesco Biffi, presidente dell'associazione Sentieri e Cascine
Nel pomeriggio di domenica, nell'ambito della festa patronale di San Mauro, gli infaticabili volontari di "Sentieri e Cascine" hanno mostrato a tutta la comunità di Campofiorenzo i risultati del loro lavoro di ricerca, mappatura e censimento in tutta la frazione. Si tratta solo del primo di tanti appuntamenti che l'associazione ha già in agenda.

Con la collaborazione dell'amministrazione comunale, Francesco Biffi e colleghi presenteranno infatti il progetto in tutte le altre frazioni.
"Queste associazioni e questi progetti sono una risorsa preziosa per la comunità. Con il loro lavoro permettono la difesa della natura, della tradizione, della nostra storia", ha commentato con soddisfazione Marta Picchi, assessore alla cultura di Casatenovo. Tra il folto pubblico che ha riempito la chiesa di San Mauro, anche il sindaco Filippo Galbiati, l'assessore al bilancio Dario Brambilla e il consigliere di minoranza Claudio Viscardi, a testimonianza della vicinanza di tutta la comunità ad un progetto che riporta tutti noi alle origini della nostra storia e della nostra tradizione, basi solide per uno slancio continuo verso il futuro.

"Questo progetto ci permette di tutelare un patrimonio nascosto, di salvare un pezzo di storia, per le generazioni di oggi e di domani", le parole del vicepresidente del Plis Colli Briantei, Marco Monguzzi, prima di lasciare il palco ai volontari di Sentieri e Cascine, per entrare nel vivo del viaggio e della presentazione.

"Non siamo professionisti, siamo solo volontari, ma in questo lavoro ci abbiamo messo tutto il nostro impegno e il nostro cuore", ha spiegato Aldo Villa, collaboratore dell'associazione casatese. E la sua passione, e quella di tutti i colleghi, era ben visibile nelle sue parole, con cui ha tratteggiato un quadro interessante e dettagliato dei principali segni del sacro mappati in tutto il territorio casatese.

Dipinti, affreschi e statue, di madonne e santi di ogni tipo, creati nelle cascine da artisti di strada.
"Non si tratta di opere d'arte di valore. Il valore è nella tradizione, nella fede viva e continua della gente, che si affidava e si affida ancora oggi alla protezione del Signore", ha ricordato don Sergio, parroco di Casatenovo, di fronte alle immagini di santi e madonne che hanno radunato intorno a loro, nella preghiera generazioni e generazioni di contadini.

A sinistra Aldo Villa, nell'immagine accanto ancora Francesco Biffi
Dettagliata anche la presentazione di tutti i segni ritrovati nella frazione di Campofiorenzo. Il lavoro dei volontari è stato guidato dalle parole e dalle testimonianze dei residenti, nell'unione perfetta di storia e arte, tradizione e attualità, presente e passato. Tante videointerviste hanno raccolto la memoria storica degli abitanti di una frazione, da Monte Carmelo a Cascina Sant'Anna, da Cascina San Luigi a Corte Grande, per consegnarla alle generazioni di oggi e domani.

Tra il pubblico anche il sindaco Filippo Galbiati e il capogruppo di minoranza Claudio Viscardi
"Come i nostri nonni ci hanno lasciato qualcosa di grande, di bello e di buono, cosi noi dobbiamo lasciarlo ai nostri giovani e cosi loro dovranno fare in futuro", ha ricordato don Sergio.

A sinistra il parroco don Sergio Zambenetti
"Il nostro ringraziamento va al Plis, ai nostri volontari, all'amministrazione comunale, alle suore di Campofiorenzo, a tutte le persone che ci hanno aiutato a valorizzare le tradizioni del nostro territorio", ha concluso Francesco Biffi. E sicuramente grazie a loro la storia sacra potrà parlare ancora per molto tempo.
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