Recependo quanto definito da Regione Lombardia (deliberazione della Giunta Regionale X/3007 del 9 gennaio 2015), gli incrementi hanno riguardato:
· i biglietti di corsa semplice delle fasce chilometriche A (0-5 km), B (5,1-10 km) e C (10,1-15 km)
· gli abbonamenti settimanali delle fasce chilometriche A (0-5 km), B (5,1-10 km), C (10,1-15 km) e D (15,1-20 km)
Si tratta di aumenti limitati e complessivamente contenuti del valore massimo del 4%, calcolato sulla base degli introiti totali dei biglietti su base annua.
L'adeguamento ha inciso sui titoli di viaggio che vedono in genere un utilizzo saltuario del mezzo pubblico; a titolo esemplificativo la corsa semplice fascia A costerà 1,50 euro rispetto al precedente importo di 1,30 euro, mentre quella di fascia B passerà dal costo di 1,70 euro a quello di 1,90 euro.
La Provincia di Lecco ha voluto tutelare l'utenza pendolare, rappresentata in particolare dagli studenti e dai lavoratori, che prioritariamente sceglie gli abbonamenti mensili o annuali, il cui costo è rimasto uguale, e ha deciso di ridurre di 40 euro il valore dell'abbonamento annuale fascia L (50,1-60 Km), che passerà dall'importo di 1.060 euro a quello di 1.020 euro.
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A fronte dei nuovi aumenti, l'utenza risulterebbe incentivata ad acquistare gli abbonamenti, promuovendo di conseguenza l'utilizzo del trasporto pubblico, che prevede anche la possibilità di usufruire di forme integrate ferro-gomma, con titoli di viaggio convenienti quali IVOP (Io Viaggio Ovunque in Provincia) al costo mensile di 75 euro, il più basso rispetto a quello adottato dalle Province lombarde, e IVOL (Io Viaggio Ovunque in Lombardia).
"La Provincia di Lecco - commenta il Consigliere provinciale delegato alla Mobilità e Trasporti Sergio Brambilla - sta attuando politiche di razionalizzazione del trasporto pubblico locale extraurbano, anche con aumenti dei costi dei biglietti per assicurare il servizio ai cittadini, a fronte dei tagli imposti a livello nazionale con la Legge di Stabilità e a livello regionale. Purtroppo gli introiti previsti grazie all'incremento delle tariffe dei biglietti non consentiranno di colmare tutte le risorse necessarie e ora venute a mancare, comportando nei prossimi mesi la necessità di dover ridurre altre corse, intervenendo prioritariamente dove la domanda è debole o vi sono sovrapposizioni con la linea ferroviaria".