E a chi dice che non sono posti di lavoro in più ma trasformazioni dei vecchi contratti Tentori risponde "Può essere che per il momento sia così, ma per me resta comunque un'ottima notizia. Stabilizzare i contratti significa meno precariato e più certezze, soprattutto per i giovani".
"Oltre a dare tutele a chi fino ad oggi non ne ha mai avute, l'obiettivo è abbattere il dato della disoccupazione e dunque creare nuovi posti di lavoro. Ma la crescita non si ottiene con la bacchetta magica. Abbiamo un quadro ampio e combinato di provvedimenti che vanno guardati nel loro complesso" continua la deputata "solo per citarne alcuni vorrei ricordare il sostegno al reddito dei ceti medio-bassi e la riduzione del cuneo fiscale per famiglie e imprese, ovvero gli 80 euro in busta paga e la riduzione IRAP, il taglio della spesa pubblica, il pagamento dei debiti della PA alle imprese, lo sblocco degli investimenti per piccole e medie opere e certamente gli sgravi alle assunzioni a tempo indeterminato presenti nella legge di stabilità 2015. Abbiamo poi la legge delega - Jobs Act - che prevede una riforma strutturale delle politiche attive e degli ammortizzatori sociali, la semplificazione della disciplina dei contratti, l'introduzione del contratto a tutele crescenti e l'estensione delle tutele a lavoratori oggi scoperti, anche per quanto riguarda la maternità. Procede inoltre Garanzia Giovani, il grande piano contro la disoccupazione giovanile".
"A tutto ciò" conclude Tentori "si aggiungono altre riforme strutturali attese da decenni, dalla riforma della Pubblica Amministrazione a quella della giustizia, finalizzate a rendere l'Italia un paese più semplice che ci permetta di tornare ad essere attrattivi verso gli investitori stranieri e competitivi sui mercati esteri, da sempre molto attenti alle nostre eccellenze, dalla manifattura all'agricoltura passando per il turismo, fattori decisivi per un'economia come la nostra fortemente basata sull'export e indispensabili per la creazione di nuovi posti di lavoro".