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Scritto Martedì 02 giugno 2015 alle 12:47

Galgiana: grandi e piccini alla seconda camminata notturna

A volte la bellezza si trova dove meno te lo aspetti. Anzi, proprio in quei luoghi e in quei momenti che sono simbolo della paura e delle tenebre: la notte e il bosco. Eppure bastano tantissimi compagni di avventura, un po’ di coraggio, torcia e scarpe comode per vivere un’avventura insolita e più che mai entusiasmante.

È stata un grande successo la seconda camminata notturna organizzata dall’oratorio di Galgiana e Cassina de’ Bracchi in collaborazione con l’associazione casatese Sentieri e Cascine. Sabato sera, circa un centinaio di appassionati di tutte le età, dai nonni ai piccolissimi bambini in braccio alle proprie mamme, si sono radunati presso l’oratorio di Galgiana, pronti a trascorrere una serata nella natura. Una natura meravigliosa -dall’oratorio alla Valle della Nava e fino a Villa Mariani- e vista da una prospettiva totalmente diversa rispetto al solito, non illuminata dalla calda luce del sole ma immersa nell’oscurità, con ombre e suoni insoliti, spesso fonte di spavento.

Ma gli antidoti alla paura erano tanti, uno diverso dall’altro. In primis, la luce della luna che ha creato sfumature suggestive tra i rami e i bagliori delle torce, che hanno formato un vero e proprio serpente luminoso che si snodava tra i sentieri. Da un serpentone fatto di persone, a un serpente vero e proprio. Anzi, per essere corretti, un sauro, come ha spiegato Angelo Colombo, vero e proprio esperto della fauna dei nostri boschi. Tanti bambini hanno voluto accarezzare il bellissimo e innocuo esemplare di orbettino che ha accompagnato il gruppo per il primo tratto di sentiero.

E anche la paura degli animali notturni è svanita di fronte alla sapiente guida di Angelo e degli organizzatori che hanno impreziosito tutta la camminata con aneddoti, curiosità e spiegazioni su come distinguere i versi degli uccelli notturni che hanno risposto prontamente ai richiami, per nulla intimiditi, anzi, felici di accogliere tra i propri sentieri un gruppo di persone affascinate e incuriosite. Quaglia, usignolo, pettirosso, allocco e civetta hanno chiacchierato con i bambini, rispondendo alle loro grida di gioia e di stupore.

E poi, il tradizionale rimedio alla paura: due favole raccontate ai bambini sull’immaginazione, sul buio e sulle lucciole. Dal libro alla realtà: di lucciole ce n’erano tantissime. Trecento, a sentire i bambini, che hanno cercato di contarle, felicissimi e affascinati, fino al rientro in oratorio, un paio di ore dopo la partenza. E come ogni buonanotte che si rispetti, the e camomilla per tutti, insieme a don Marco, vicario per la pastorale giovanile della comunità.

Tra profumi notturni, colori in ombra e suoni affascinanti, la camminata notturna è stata l’antidoto più bello alla paura. Che si è trasformata nei suoi esatti contrari: il coraggio, lo stupore e la gioia di scoprire cose nuove e insolite.

Contributo fotografico: GRUPPO AFCB
L.V.
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