A Casatenovo la festa del 4 Novembre è stata celebrata con un evento inedito, proposto dall'amministrazione comunale e andato in scena mercoledì sera in sala consiliare.

Il pubblico intervenuto alla serata
A fare ''gli onori di casa'' è stato il sindaco Filippo Galbiati insieme a Giovanni Beretta, portavoce del gruppo alpini, che hanno collaborato nell'organizzazione della serata.
''E' doveroso ricordare da parte nostra, i caduti di tutte le guerre, fra i quali tanti giovani, anche di Casatenovo, che hanno sacrificato la propria vita per la patria. 180 per l'esattezza, i militari casatesi che hanno perso la vita tra la prima e la seconda guerra mondiale, strappati al calore e all'affetto delle proprie famiglie'' ha detto Beretta, riferendosi al libro scritto da Andrea Corneo e alcuni amici di Casatenovo, presentato durante la serata.
''Oggi si celebra anche la festa dell'unità nazionale e la giornata delle forze armate, che ogni giorno si impegnano a garantire e difendere l'integrità dei confini nazionali, la sicurezza interna e internazionale e oltre a ciò, sono chiamati a confrontarsi con una nuova sfida, quella della pace''. 
Il cavalier Giovanni Beretta, portavoce degli alpini

Il sindaco Filippo Galbiati
L'evento è stato allietato dai canti del coro ''I rododentri'' diretto dal maestro Luca Panettiere: una formazione corale piuttosto recente, nata in seno al locale gruppo delle penne nere. Sono stati infatti i cantori, con i brani proposti, a scandire il ritmo della serata, alla quale ha partecipato un numeroso pubblico di amministratori e cittadini. In prima fila, oltre ad esponenti della giunta e a consiglieri di maggioranza e opposizione, sedevano anche il luogotenente Michele Gerolin, comandante della stazione dei carabinieri di Casatenovo con gli ex sindaci Antonio Colombo e Pino Corbetta.

Il maestro Luca Panettiere

Oltre a ricordare la fine del primo conflitto bellico - con i suoi caduti - e a celebrare la festa dell'unità nazionale e delle forze armate, il sindaco Galbiati nel prendere la parola ha citato il 140° anniversario dalla costituzione del comune di Casatenovo, avvenuta nel 1875 dopo la fusione con Cassina de' Bracchi. Nell'occasione è stato poi presentato ufficialmente il volume ''Anime dal fronte'', una raccolta di testi e immagini per omaggiare i soldati casatesi morti durante le due guerre, redatto da Andrea Corneo e alcuni collaboratori.

Andrea Corneo

''E' una pubblicazione di grande sensibilità, molto toccante'' ha detto in proposito il sindaco Filippo Galbiati.
''Dalla visione delle schede anagrafiche di ogni soldato emerge un fatto: erano tutti ragazzini, mandati a morire al fronte. Questa sera abbiamo voluto quindi unire più tematiche, legate da uno stesso comune denominatore, per rimarcare il valore dell'identità. Questi anni di crisi economica e morale ci hanno consegnato un paese meno capace di innovazione e coinvolgimento rispetto ad altri stati europei. E nei periodi difficili questa debolezza emerge. Lo dimostrano la corruzione e la malavita che infiltrano le istituzioni, dimostrando che il senso di identità e appartenenza non è pienamente raggiunto'' ha affermato il primo cittadino.
''E proprio per questa ragione il ruolo dei comuni va valorizzato, perchè rappresentano l'istituzione più vicina, dove si può ricucire il rapporto con i cittadini. E' giusto condividere su scala più ampia i servizi, valorizzando però l'identità di ogni singolo comune'' ha concluso Galbiati, auspicando il recupero della centralità di Casatenovo rispetto al territorio circostante.


A presentare brevemente il lavoro condotto per la stesura di ''Anime dal fronte'' è stato il principale ideatore del progetto, Andrea Corneo che ha esordito ringraziando il Comune, gli Alpini e gli sponsor che hanno dato una decisiva spinta all'iniziativa che, altrimenti, sarebbe rimasta nel cassetto.
''Questo percorso è iniziato circa un anno fa ed è dedicato ai 180 militari casatesi caduti e a quelli che sono sopravvissuti'' ha affermato l'autore.
''Un racconto in 168 pagine, realizzato in bicromia, per meglio valorizzare le fotografie''.
Dino Pirovano, capogruppo degli alpini di Casatenovo

Il volume è organizzato in quattro parti: la prima dedicata ai 121 soldati casatesi caduti nel primo conflitto mondiale e a seguire ai 60 deceduti nella seconda guerra. Ci sono poi dei cenni storici sugli eventi bellici di quegli anni e sulla Casatenovo che fu, oltre a quattro testimonianze.
''Una possibilità per i cittadini di incontrare una storia che è stata toccante'' ha concluso Corneo, citando la frase di Platone che apre il volume:
''Solo i morti hanno visto la fine della guerra''.Anche il capogruppo degli Alpini, Dino Pirovano, ha voluto lasciare un pensiero ai presenti, a nome del sodalizio, partendo proprio dal volume presentato.


''Il libro è la testimonianza visiva di quanti giovani hanno perso la vita e noi dobbiamo rendergli onore. Sono stati obbligati ad andare in guerra e a morire. Ecco perchè per noi è un dovere denunciare la responsabilità di chi ha trascinato l'Italia in questa guerra. Noi alpini pensiamo che non si può dimenticare quello che è accaduto. E' troppo importante ricordare per non commettere gli stessi errori e orrori. Guardiamo avanti, sempre al servizio di chi ha bisogno'' ha detto Pirovano, ricordando le ultime iniziative di solidarietà portate avanti dalle penne nere.
''In queste occasioni è necessario coinvolgere le scuole affinchè i ragazzi imparino i valori, nella speranza che il 4 Novembre non rappresenti soltanto una sterile festa, ma diventi un impegno fisso per ricordare''. 
La serata, allietata dai canti del coro, si è conclusa con l'Inno di Mameli: un'esecuzione partecipata, con il pubblico di autorità e cittadini in piedi, per non dimenticare chi proprio in nome della Patria, ha sacrificato la propria vita.
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