''È forse utile ricordare, infatti'' continua il parlamentare lecchese ''i recenti episodi di cronaca giudiziaria che hanno avuto per protagonisti esponenti di primissimo piano della Lega Nord e del governo regionale guidato da Roberto Maroni: dapprima l'arresto di Mario Mantovani, vicepresidente e assessore lombardo alla sanità, poi Massimo Garavaglia, assessore al bilancio indagato ed ora l'arresto di Fabio Rizzi, braccio destro di Maroni e "padre" della riforma sanitaria. Si profila insomma, se il tutto verrà confermato da una sentenza definitiva, una sorta di "mazzettificio" della sanità lombarda, ben rappresentato dalla fin troppo facile parafrasi di un noto motto leghista: Ladroni a casa nostra".
''Ed è proprio alla Lombardia'' incalza Fragomeli ''che il governo Maroni sta "rovinando la reputazione", sia a livello nazionale che sovra nazionale: da regione modello tra le prime d'Italia, siamo ora additati come un esempio negativo. Per fortuna, almeno all'estero, la Lombardia è ancora identificata con il successo ottenuto dall'Expo 2015 guidato da Giuseppe Sala, attuale candidato PD al governo della città di Milano''.
''Questi politici'' conclude Fragomeli ''che arrivano persino ad equiparare la questione della fusione dei piccoli Comuni ad un Olocausto - senza rendersi evidentemente conto di quanto ciò sia volgare ed irrispettoso nei confronti di chi l'Olocausto lo ha vissuto veramente - dovrebbero cominciare a ripulire il marcio che hanno in casa propria e ad imparare a comportarsi con un minimo di competenza e di correttezza istituzionale, evitando di indossare, ad ogni minima occasione, il loro luccicante elmo cornuto''.