Buongiorno redazione,
vi segnalo un ennesimo disservizio di Poste Italiane, verificato e già contestato al direttore di Barzanò, responsabile del servizio recapito anche per Casatenovo. In tutto agosto ci sono stati ritardi nel recapito, acuiti dalla decisione di recapitare a giorni alterni. Poi la mia famiglia dal 26 Agosto non sta più ricevendo posta, la cosa grave è che (verificato e confermato da Agenzia delle Entrate) dall'11 Agosto le tessere sanitarie di mia moglie e mio figlio sono state spedite e mai recapitate, mancano poi avvisi e documenti della banca, anche per scadenze importanti, poi tutte le riviste in abbonamento. Passando personalmente in ufficio postale qualcosa mi hanno consegnato, non i documenti sopra citati però (persi??) e la solita scusa, dei dipendenti e del direttore, è :siamo in pochi, le ferie sono un diritto, stiamo lavorando per sistemare il problema. So di non essere il solo ad avere questo problema, le Poste dovrebbero imparare a fare bene solo quello che sono chiamate a fare da sempre, ossia recapitare la corrispondenza e non impegnarsi anche a vendere tessere telefoniche, assicurazioni, investimenti, cartoleria, pentolame, ecc ecc.
Grazie e scusate lo sfogo.
Fabrizio di Casatenovo
''La situazione di emergenza non è rientrata, anzi''. Quanto segnalato dal nostro lettore trova conferma nelle parole di Fabio Gerosa, referente di SLC Cgil Lecco, il sindacato lavoratori della comunicazione. Da settimane ormai, persistono pesanti problemi sul servizio di corrispondenza nei comuni che dipendono dal centro di smistamento di Barzanò.
''Purtroppo non è stato possibile sostituire il personale dipendente durante l'assenza per le ferie estive già programmate da tempo, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti'' ha affermato Gerosa.
''Da tempo chiediamo all'azienda di assumere nuova forza lavoro o perlomeno di operare una ridistribuzione dell'organico in maniera tale da potenziare il centro di Barzanò, ma nulla di questo è stato sin'ora attuato''.Ad acuire questa situazione di difficoltà nello smistamento e della consegna di pacchi e missive, avrebbe contribuito - secondo i sindacati - la diminuzione degli addetti allo svolgimento di queste mansioni in forze presso il centro barzanese, passati da nove a quattro a seguito di una riorganizzazione operata nei mesi scorsi. Ma non solo.
''I dipendenti hanno fatto il possibile per assicurare il servizio anche nel mese di agosto, ma purtroppo non è stato sufficiente perchè i problemi sono tanti. A cominciare dai motoveicoli utilizzati per la consegna della corrispondenza, che sono dovuti stare fermi per essere revisionati in maniera tale da garantire il livello di sicurezza necessario. In alcuni
Fabio Gerosa di SLC Cgil Lecco
casi i portalettere sono costretti infatti a percorrere decine di chilometri ogni giorno per coprire le zone che vengono loro assegnate. E poi c'è la questione relativa alla consegna a giorni alterni e all'organico, sotto dimensionato. Manca quindi la possibilità di un ricambio''.Una serie di contestazioni che le sigle sindacali hanno già fatto presente ai vertici di Poste Italiane, nella speranza che il servizio possa prendere una piega diversa. Anche perchè con l'inizio del mese di settembre, la situazione sembra farsi ancora più caotica: alle lettere e ai pacchi rimasti in giacenza presso gli uffici nel mese di agosto - in quanto non vi era la possibilità di consegnarli - si sta aggiungendo la corrispondenza di questi ultimi giorni, particolarmente gravosa dal momento che, dopo la pausa estiva, aziende e uffici hanno ripreso a lavorare a pieno regime.
''Ad oggi l'azienda ha preso atto delle comunicazioni, garantendo che la situazione di emergenza rientrerà. A nostro avviso però, è necessario che si proceda all'assunzione di personale addetto al servizio di recapito, iniziando ad operare delle situazioni di perequazione territoriale, altrimenti non cambierà nulla. I portalettere oltre che del recapito si occupano dell'operazione preliminare di smistamento della corrispondenza e, considerando anche l'aumento del numero dei pacchi da recapitare registrato negli ultimi tempi, la mole di lavoro non è indifferente, soprattutto in una situazione di carenza di organico come quella attuale'' ha concluso Gerosa.
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