Casatenovo: concerto nel 30° di fondazione della Civica Scuola di Musica. Ricorderà Guarnieri
"Ogni compleanno è un traguardo e, quando si taglia un traguardo, ci si guarda indietro e si guarda anche avanti".
Si è svolto venerdì sera, nell'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani, il concerto per il trentennale della Scuola di Musica del Consorzio Brianteo Villa Greppi.
Una serata di festa, che ha riunito un pubblico numeroso, tanti allievi e insegnanti, presenti e passati, le autorità - diversi sindaci e assessori dei comuni del Consorzio e delegati delle province -, gli ex presidenti del Consorzio Rosadele Galbiati, Vittorio Cazzaniga e Gianni Confalonieri oltre alla presidentessa attuale, Marta Comi.
È stata proprio lei ad accogliere pubblico e autorità all'inizio del concerto. "Una scuola è qualcosa di prezioso: è un luogo di scambio, di crescita. Un luogo che accompagna al rispetto e all'ascolto. Dobbiamo riconoscere e ringraziare chi ha permesso tutto ciò, e guardare avanti, metterci di fronte ad interrogativi, chiederci in cosa possiamo migliorare. Quale nuovo percorso intraprendere, quali obiettivi perseguire, a quali esempi fare riferimento e ispirarci".
Una festa doppia per la Civica Scuola di Musica: nata nel 1986, nel suo trentesimo compleanno, ha infatti ricevuto anche un nome, discusso e deciso negli scorsi mesi dai membri e amici della Scuola e dai cittadini. "Un nome è qualcosa che si dà alla nascita perché è un augurio di significato e d'identità, nomina un futuro che ancora non c'è ma che si vorrebbe prefigurare. Un nome, a trent'anni, è una scelta. Significa conoscere e distinguere le proprie caratteristiche, le aspirazioni, la riconoscenza, dove depositare la storia e tracciare il futuro. È un impegno, la consapevolezza di un desiderio, di un compito. È proporre a bambini come poter immaginare, raccontare e ricordare la scuola, è dare loro dove poter cercare le radici, la guida e l'ispirazione per la passione. A loro vogliamo affidare il nuovo nome della scuola e l'esempio che deriva da questo nome, traccia di cammino per raggiungere il traguardo".
E questo esempio sarà quello di Antonio Guarnieri. Nel corso della serata, la Civica Scuola di Musica è stata infatti intitolata al direttore d'orchestra, violoncellista e compositore, padre di Ferdinando, marito dell'insegnante di canto della scuola Edith Martelli e lui stesso musicista come il padre.
È a lui che è stato consegnato un riconoscimento simbolo dell'intitolazione dalle mani della presidente Comi e del maestro della Scuola, Massimo Mazza. "Forse Antonio Guarnieri non è tra i nomi più noti del panorama musicale, ma è stato certamente geniale", ha ricordato il maestro. Direttore di opere al Teatro alla Scala, al teatro dell'Opera di Roma, alla Fenice, era persona schiva, severa, amante della disciplina e poco lo interessava la sua immagine o il successo: amava la musica e l'ha resa la sua vita.
Una passione, quella per la musica, che accomuna anche tutti gli allievi, presenti e passati, della Civica Scuola di Musica.
"Era l'estate 1986: stavo suonando il mio pianoforte e un mio ex allievo mi ha chiamato dicendomi che c'era una scuola di musica da dirigere. Mi sono messo a ridere, ma poi ho accettato con entusiasmo", ha ricordato il maestro Massimo Mazza, direttore della scuola fin dalla sua fondazione, spiegando gli esordi della scuola e le sue principali attività. "Ma, per citare uno dei fari della mia vita, Leonard Bernstein, dico: siamo qui per la musica".
E la musica è stata davvero protagonista della serata, con quasi cinquanta tra allievi e docenti, attuali o passati e ora dispersi per il mondo musicale, che sono saliti sul palco riempiendo l'auditorium di Villa Mariani con le note di Chopin, Debussy, Bizet, Vivaldi.
Dalla musica classica fino a quella novecentesca, con Bohemian Rhapsody dei Queen e Hey Jude dei Beatles, musicisti di tutte le età, dai neofiti ai professionisti, strumentisti o cantori, si sono avvidendati sul palco, presentati ogni volta dal maestro Mazza. "Non è facile salire sul palco e suonare, a memoria, davanti a tutti. Sono molto contento del lavoro che fanno quotidianamente i colleghi con i ragazzi. Un lavoro lungo che non si vede, che non ha manifestazioni esterne, se non queste", ha ricordato in mezzo ai suoi allievi che hanno valuto ringraziarlo con una poesia e con un piccolo riconoscimento.
Al termine della serata, che ha voluto celebrare la Civica Scuola di Musica Antonio Guarnieri - nella sua mission di incessante e sempre più appassionato percorso formativo, che prende giovani studenti, li prepara, e infine li guarda volare altrove - allievi e ospiti hanno proseguito i festeggiamenti con un buonissimo rinfresco.
Si è svolto venerdì sera, nell'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani, il concerto per il trentennale della Scuola di Musica del Consorzio Brianteo Villa Greppi.
Un momento del concerto
Una serata di festa, che ha riunito un pubblico numeroso, tanti allievi e insegnanti, presenti e passati, le autorità - diversi sindaci e assessori dei comuni del Consorzio e delegati delle province -, gli ex presidenti del Consorzio Rosadele Galbiati, Vittorio Cazzaniga e Gianni Confalonieri oltre alla presidentessa attuale, Marta Comi.
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È stata proprio lei ad accogliere pubblico e autorità all'inizio del concerto. "Una scuola è qualcosa di prezioso: è un luogo di scambio, di crescita. Un luogo che accompagna al rispetto e all'ascolto. Dobbiamo riconoscere e ringraziare chi ha permesso tutto ciò, e guardare avanti, metterci di fronte ad interrogativi, chiederci in cosa possiamo migliorare. Quale nuovo percorso intraprendere, quali obiettivi perseguire, a quali esempi fare riferimento e ispirarci".
Il presidente del Consorzio Marta Comi e il maestro Massimo Mazza
Una festa doppia per la Civica Scuola di Musica: nata nel 1986, nel suo trentesimo compleanno, ha infatti ricevuto anche un nome, discusso e deciso negli scorsi mesi dai membri e amici della Scuola e dai cittadini. "Un nome è qualcosa che si dà alla nascita perché è un augurio di significato e d'identità, nomina un futuro che ancora non c'è ma che si vorrebbe prefigurare. Un nome, a trent'anni, è una scelta. Significa conoscere e distinguere le proprie caratteristiche, le aspirazioni, la riconoscenza, dove depositare la storia e tracciare il futuro. È un impegno, la consapevolezza di un desiderio, di un compito. È proporre a bambini come poter immaginare, raccontare e ricordare la scuola, è dare loro dove poter cercare le radici, la guida e l'ispirazione per la passione. A loro vogliamo affidare il nuovo nome della scuola e l'esempio che deriva da questo nome, traccia di cammino per raggiungere il traguardo".
E questo esempio sarà quello di Antonio Guarnieri. Nel corso della serata, la Civica Scuola di Musica è stata infatti intitolata al direttore d'orchestra, violoncellista e compositore, padre di Ferdinando, marito dell'insegnante di canto della scuola Edith Martelli e lui stesso musicista come il padre.
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È a lui che è stato consegnato un riconoscimento simbolo dell'intitolazione dalle mani della presidente Comi e del maestro della Scuola, Massimo Mazza. "Forse Antonio Guarnieri non è tra i nomi più noti del panorama musicale, ma è stato certamente geniale", ha ricordato il maestro. Direttore di opere al Teatro alla Scala, al teatro dell'Opera di Roma, alla Fenice, era persona schiva, severa, amante della disciplina e poco lo interessava la sua immagine o il successo: amava la musica e l'ha resa la sua vita.
Una passione, quella per la musica, che accomuna anche tutti gli allievi, presenti e passati, della Civica Scuola di Musica.
"Era l'estate 1986: stavo suonando il mio pianoforte e un mio ex allievo mi ha chiamato dicendomi che c'era una scuola di musica da dirigere. Mi sono messo a ridere, ma poi ho accettato con entusiasmo", ha ricordato il maestro Massimo Mazza, direttore della scuola fin dalla sua fondazione, spiegando gli esordi della scuola e le sue principali attività. "Ma, per citare uno dei fari della mia vita, Leonard Bernstein, dico: siamo qui per la musica".
E la musica è stata davvero protagonista della serata, con quasi cinquanta tra allievi e docenti, attuali o passati e ora dispersi per il mondo musicale, che sono saliti sul palco riempiendo l'auditorium di Villa Mariani con le note di Chopin, Debussy, Bizet, Vivaldi.
Dalla musica classica fino a quella novecentesca, con Bohemian Rhapsody dei Queen e Hey Jude dei Beatles, musicisti di tutte le età, dai neofiti ai professionisti, strumentisti o cantori, si sono avvidendati sul palco, presentati ogni volta dal maestro Mazza. "Non è facile salire sul palco e suonare, a memoria, davanti a tutti. Sono molto contento del lavoro che fanno quotidianamente i colleghi con i ragazzi. Un lavoro lungo che non si vede, che non ha manifestazioni esterne, se non queste", ha ricordato in mezzo ai suoi allievi che hanno valuto ringraziarlo con una poesia e con un piccolo riconoscimento.
Ferdinando Guarnieri, figlio di Antonio
Al termine della serata, che ha voluto celebrare la Civica Scuola di Musica Antonio Guarnieri - nella sua mission di incessante e sempre più appassionato percorso formativo, che prende giovani studenti, li prepara, e infine li guarda volare altrove - allievi e ospiti hanno proseguito i festeggiamenti con un buonissimo rinfresco.
L. V.