Missaglia: Guido e Giuliana Brivio ricordano il 67° di nozze. Ad unirli l'amore per la montagna e i ricordi della Resistenza
Un amore nato tra un'escursione in montagna e l'altra. E poi proseguito, grazie alla "regola delle 3 P" - pazienza, pazienza e pazienza - per ben sette decenni.
Si può riassumere così il percorso di vita coniugale di Guido Brivio e Giuliana Vismara, che il prossimo giovedì 8 dicembre, festeggeranno il loro anniversario di matrimonio insieme ad un'altra ventina di coppie della parrocchia di Missaglia.
L'eccezionalità della loro unione sta proprio nella longevità: sono passati ben 67 anni da quando, il 24 agosto 1949, dopo circa tre anni di fidanzamento, pronunciarono il fatidico "Sì" dinnanzi all'altare. Il segreto per una così lunga storia d'amore? "Rispettarsi e volersi bene" rispondono.
Li abbiamo infatti incontrati nella loro casa, nel cuore di Missaglia, paese in cui la coppia ha sempre vissuto e dove è conosciutissima. Ci hanno raccontato le loro storia, che corrono parallele fin dal 1946, subito dopo la fine della Guerra. Un'esperienza, quella del secondo conflitto mondiale, che ha toccato da vicino sia Guido che Giuliana, quando ancora non si conoscevano.
Lei, con grande coraggio, ha collaborato attivamente nella Resistenza, mantenendo in particolare i contatti con i partigiani originari di Barzanò, dove abitava con la famiglia, nascosti in Val Biandino: tra di loro anche i fratelli Carlo e Guerrino Besana, suoi cari amici, uccisi dai nazifascisti nell'ottobre 1944. All'epoca Giuliana lavorava a Costamasnaga, in uno stabilimento presieduto dai tedeschi, con i quali i dipendenti mantenevano discreti rapporti per paura di rappresaglie. "Mi incaricarono di portare un messaggio ai partigiani, quindi mi sono rivolta ai tedeschi che controllavano la ditta per ottenere un lasciapassare, con la scusa di dover andare a trovare una persona malata. Mi conoscevano e si sono fidati. All'altezza di Ballabio mi hanno fermata ad un posto di blocco: erano in tre ed armati di mitra. Grazie al documento firmato dai tedeschi, però mi hanno lasciata passare" racconta la signora Giuliana che, a distanza di tanti anni, ricorda ancora il terrore di quei momenti.
Guido invece, è nato e cresciuto a Missaglia, dove la famiglia gestiva, fin dal 1922, la storica merceria in centro. Nel 1943, dopo l'armistizio, venne chiamato alle armi dalla RSI. Una chiamata che scelse di ignorare, per non combattere al fianco dei nazifascisti, nonostante per gli "sbandati" (ovvero chi rifiutava di arruolarsi) fosse prevista la pena di morte. Si è quindi nascosto nei campi di Viganò, dormendo ogni notte in un fienile diverso, con la paura di venire scoperto.
Nel 1946 avevano entrambi 23 anni, essendo nati nel 1923, quando si incontrarono grazie ad una comune passione per le passeggiate in montagna: erano soci del CAI di Barzanò e, tra un'escursione e l'altra, è scattata la "scintilla" che, tre anni dopo, li ha portati all'altare. La luna di miele? Ovviamente ad alta quota, sulle vette delle Dolomiti, dove i due sposini hanno trascorso il loro viaggio di nozze spostandosi da un rifugio all'altro. Rientrati a casa, di fronte a loro c'era una vita da vivere fianco a fianco, condividendo gioie e dolori. Dopo la perdita del primo figlio, ne sono infatti arrivati altri quattro, Luciana, Pinuccia, Marco e Alberto, che negli anni hanno regalato loro sei nipoti: Daniela, Luca, Sara, Bruno, Alessandro e Mauro.
Gli anni sono quindi passati, tra molto lavoro, per Giuliana dietro al bancone della merceria di famiglia e per Guido come ragioniere, e tanti viaggi, in tutta Europa, ed altrettante escursioni in montagna.
La coppia, inoltre, è stata molto attiva nella parrocchia e nell'associazionismo. Guido fin dagli anni '50 ha infatti collaborato alla realizzazione delle sfilate di Carnevale, contribuendo alla creazione dei carri allegorici. Inoltre, è stato tra i soci fondatori dell'Unione Podistica Missagliese, nel 1973: tuttora segue con passione l'attività del gruppo sportivo, di cui è presidente onorario, cercando di presenziare agli appuntamenti più importanti. Una vita piena e intensa, insomma. Ma il signor Guido minimizza: "quando si vive tanti anni, come ne ho vissuti io, si fanno tante cose".
L'appuntamento con la celebrazione degli anniversari di nozze significativi nella parrocchia di Missaglia è dunque per il prossimo giovedì, 8 dicembre, alle ore 10. Sono più di venticinque le coppie che festeggeranno, insieme alla comunità, i traguardi raggiunti. Oltre a Guido Brivio e Giuliana Vismara, che ricorderanno il 67° anniversario, ci saranno quattro coppie da nozze d'oro (50 anni) e poi via via fino ai novelli sposi uniti in matrimonio da un anno soltanto.
Si può riassumere così il percorso di vita coniugale di Guido Brivio e Giuliana Vismara, che il prossimo giovedì 8 dicembre, festeggeranno il loro anniversario di matrimonio insieme ad un'altra ventina di coppie della parrocchia di Missaglia.
Giuliana Vismara e Guido Brivio
L'eccezionalità della loro unione sta proprio nella longevità: sono passati ben 67 anni da quando, il 24 agosto 1949, dopo circa tre anni di fidanzamento, pronunciarono il fatidico "Sì" dinnanzi all'altare. Il segreto per una così lunga storia d'amore? "Rispettarsi e volersi bene" rispondono.
Li abbiamo infatti incontrati nella loro casa, nel cuore di Missaglia, paese in cui la coppia ha sempre vissuto e dove è conosciutissima. Ci hanno raccontato le loro storia, che corrono parallele fin dal 1946, subito dopo la fine della Guerra. Un'esperienza, quella del secondo conflitto mondiale, che ha toccato da vicino sia Guido che Giuliana, quando ancora non si conoscevano.
Lei, con grande coraggio, ha collaborato attivamente nella Resistenza, mantenendo in particolare i contatti con i partigiani originari di Barzanò, dove abitava con la famiglia, nascosti in Val Biandino: tra di loro anche i fratelli Carlo e Guerrino Besana, suoi cari amici, uccisi dai nazifascisti nell'ottobre 1944. All'epoca Giuliana lavorava a Costamasnaga, in uno stabilimento presieduto dai tedeschi, con i quali i dipendenti mantenevano discreti rapporti per paura di rappresaglie. "Mi incaricarono di portare un messaggio ai partigiani, quindi mi sono rivolta ai tedeschi che controllavano la ditta per ottenere un lasciapassare, con la scusa di dover andare a trovare una persona malata. Mi conoscevano e si sono fidati. All'altezza di Ballabio mi hanno fermata ad un posto di blocco: erano in tre ed armati di mitra. Grazie al documento firmato dai tedeschi, però mi hanno lasciata passare" racconta la signora Giuliana che, a distanza di tanti anni, ricorda ancora il terrore di quei momenti.
Guido invece, è nato e cresciuto a Missaglia, dove la famiglia gestiva, fin dal 1922, la storica merceria in centro. Nel 1943, dopo l'armistizio, venne chiamato alle armi dalla RSI. Una chiamata che scelse di ignorare, per non combattere al fianco dei nazifascisti, nonostante per gli "sbandati" (ovvero chi rifiutava di arruolarsi) fosse prevista la pena di morte. Si è quindi nascosto nei campi di Viganò, dormendo ogni notte in un fienile diverso, con la paura di venire scoperto.
Nel 1946 avevano entrambi 23 anni, essendo nati nel 1923, quando si incontrarono grazie ad una comune passione per le passeggiate in montagna: erano soci del CAI di Barzanò e, tra un'escursione e l'altra, è scattata la "scintilla" che, tre anni dopo, li ha portati all'altare. La luna di miele? Ovviamente ad alta quota, sulle vette delle Dolomiti, dove i due sposini hanno trascorso il loro viaggio di nozze spostandosi da un rifugio all'altro. Rientrati a casa, di fronte a loro c'era una vita da vivere fianco a fianco, condividendo gioie e dolori. Dopo la perdita del primo figlio, ne sono infatti arrivati altri quattro, Luciana, Pinuccia, Marco e Alberto, che negli anni hanno regalato loro sei nipoti: Daniela, Luca, Sara, Bruno, Alessandro e Mauro.
Gli anni sono quindi passati, tra molto lavoro, per Giuliana dietro al bancone della merceria di famiglia e per Guido come ragioniere, e tanti viaggi, in tutta Europa, ed altrettante escursioni in montagna.
La coppia, inoltre, è stata molto attiva nella parrocchia e nell'associazionismo. Guido fin dagli anni '50 ha infatti collaborato alla realizzazione delle sfilate di Carnevale, contribuendo alla creazione dei carri allegorici. Inoltre, è stato tra i soci fondatori dell'Unione Podistica Missagliese, nel 1973: tuttora segue con passione l'attività del gruppo sportivo, di cui è presidente onorario, cercando di presenziare agli appuntamenti più importanti. Una vita piena e intensa, insomma. Ma il signor Guido minimizza: "quando si vive tanti anni, come ne ho vissuti io, si fanno tante cose".
L'appuntamento con la celebrazione degli anniversari di nozze significativi nella parrocchia di Missaglia è dunque per il prossimo giovedì, 8 dicembre, alle ore 10. Sono più di venticinque le coppie che festeggeranno, insieme alla comunità, i traguardi raggiunti. Oltre a Guido Brivio e Giuliana Vismara, che ricorderanno il 67° anniversario, ci saranno quattro coppie da nozze d'oro (50 anni) e poi via via fino ai novelli sposi uniti in matrimonio da un anno soltanto.
Alice Zerbinati