Oggiono: Elena Sole Vismara tra i 13 autori di ''Macerie'', racconti ispirati al terremoto

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La catena di solidarietà scaturita dal sisma dello scorso agosto nel centro Italia sembra non avere alcuna intenzione di spezzarsi, nonostante i tempi difficili che il nostro paese sta vivendo. Da tempo ormai si sente dire che ognuno pensa solo per sé, perché la società contemporanea spinge a ragionare perlopiù in termini egoistici. Eppure, la realtà racconta storie ben diverse. Come quella dell'oggionese Elena Sole Vismara, classe 1980, appassionata da sempre di scrittura. Autrice delle fiabe che ogni anno danno un pizzico di magia al natale dei più piccoli alla manifestazione "Babbo Natale Vien dal Lago" dell'Oggiono Kayak Team, prevista per il prossimo 18 dicembre, l'ingegnere ha all'attivo diverse pubblicazioni: i racconti delle raccolte "365 Storie d'amore" e "365 Racconti d'estate", editi da Delos Books, "Ogni volta è la prima volta", edito da Marsilio per AVIS, e "Il Mondo in fiaba", voluto dall'Associazione Bondeko per raccogliere fondi da devolvere alla costruzione di una scuola in Senegal. Di recente la scrittrice si è nuovamente profusa per il prossimo con la partecipazione a un'antologia di racconti dal titolo "Macerie".
Coordinato dagli autori Maddalena Costa, Marco Peluso e Claudio Santoro, il progetto ha coinvolto persone provenienti da tutta Italia con un unico, grande obiettivo: devolvere il ricavato al fondo della Protezione Civile destinato alle zone colpite del recente terremoto. Edita da Les Flâneurs Edizioni, l'antologia raccoglie, oltre a quello dell'autrice oggionese, anche i racconti di Ismaela Evangelista, Teresa Antonacci, Olympia Fox, Fabio Mundadori, Vincenzo De Marco, Elisa Spillo, Anna Marino, Vito Maselli e Benedetta Esposito. Inoltre, è stata arricchita dalle sapienti mani del fumettista e disegnatore Gennaro Varriale Gonzales, che ne ha realizzato la copertina, e dalla rinomata scrittrice e insegnante Antonella Cilento, finalista al premio Strega, che ne ha curato la prefazione.
"Fra le macerie che danno il titolo all'antologia, l'uomo si mostra spoglio, nudo, con le sue debolezze e le sue paure. Le macerie sono quelle di Amatrice, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Accumoli e Montereale, le città colpite dal terremoto del 24 agosto 2016. Ma nei 18 racconti scritti da 13 autori le macerie sono quelle di persone che hanno vissuto un terremoto emotivo e distruttivo. Sono quelle di chi vive la fine di un amore in modo tragico o di chi affronta un fallimento economico senza una solida risposta dalle istituzioni, o ancora di chi avverte nella precarietà del proprio corpo malato quella dell'anima; o di chi avverte il disorientamento più subdolo per la mancanza di un luogo da chiamare casa. Storie che raccontano di mali irreversibili, di certezze che crollano e della paura che ne consegue. Ma storie che parlano anche di ricostruzioni, di rinascite, di rifondazioni: quella rifondazione di una vita che auguriamo agli abitanti delle sopracitate città a cui andranno i ricavati dalle vendite di questa intensa, miserabile epica moderna", si legge nella sinossi fornita da Elena Sole Vismara.

"Nei giorni successivi alla prima forte scossa che ha raso al suolo Amatrice e Accumoli, quella piccola porzione del "mondo letterario emergente" che frequento è entrata in fermento: molti si sono organizzati per raccogliere fondi in mille modi diversi, tra cui anche antologie a scopo benefico. Dando seguito al desiderio di donare a mia volta qualcosa, non solo direttamente tramite i canali classici di raccolta ma anche tramite la mia passione per la scrittura, mi sono buttata nella stesura di un racconto, "Incubo in viola", che ho poi sottoposto ai curatori dell'antologia "Macerie". Mossi dal medesimo scopo, i curatori, l'editore e gli autori si sono prodigati a dare struttura comune alle opere prescelte, in uno splendido clima di collaborazione nato e nutrito dal senso di vicinanza che un evento catastrofico e incontrollabile come un terremoto suscita nell'animo umano, ben riassunto nella copertina di Varriale Gonzales. Il tema, filo conduttore dell'intera raccolta, è il crollo interiore che un evento negativo, non necessariamente sismico, può suscitare in ciascuno di noi, declinato in diciotto modi diversi secondo la diversa sensibilità di ogni partecipante" ha spiegato l'autrice. "L'idea di base del mio racconto emerge dal tentativo di immaginare lo stato d'animo di qualcuno che vede in pochi istanti la propria vita cambiare per sempre, in conseguenza a qualcosa che non si può prevedere né in alcun modo imbrigliare. Cosa meglio di un incubo può rappresentare la rabbiosa impotenza dell'essere umano di fronte alla forza distruttrice della natura? Un incubo in cui tutto, letteralmente, si scuote e si ribalta, così come il terremoto scuote il terreno e ribalta l'esistenza di chi ha la sventura di incontrarlo. Un incubo in cui c'è un "cattivo", ma quel cattivo è senza volto. Giocare sul continuo squilibrio, sulla confusione, su una sorta di sinestesia tra ciò che è e ciò che non dovrebbe essere, si è rivelato il modo più naturale per guidare il lettore verso la simpatia, nel senso più antico e letterale del termine: dal greco συμ πἀθεια, sym patheia, "provare emozioni con" ha concluso l'oggionese.

L'opera è stata pubblicata in formato e-book e può essere acquistata sia sul sito della casa editrice (clicca qui), sia su Amazon.

Roberta Scimè
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