Sirone: Silea illustra ai Comuni dell'oggionese il progetto sul ''Teleriscaldamento'', ma i dubbi restano. Molto critico Suello
Il microfono è poi passato all'amministratore delegato di Silea, Mauro Colombo, che attraverso alcune slides ha illustrato il progetto di teleriscaldamento presso l'impianto di Valmadrera già presentato in Regione. "Si prevede la creazione di una rete che resterà negli anni come infrastruttura. Dalla sua attivazione servirà il 12,5% della popolazione della provincia lecchese. Il teleriscaldamento non può essere considerato un fattore responsabile dell'inquinamento dell'area come lo sono invece la combustione non industriale, ossia all'uso domestico, e il trasporto su strada. Il nostro impianto termovalorizzatore non è affatto il male assoluto come molti lo descrivono. In base alle previsioni - ha aggiunto il presidente della società partecipata - con il teleriscaldamento vi sarà un risparmio di gas metano del 10% e i benefici economici saranno parecchi. Non sarà più necessario per gli utenti interessati allacciarsi al gas delle abitazioni. Questo sicuramente comporterà maggiore sicurezza per i cittadini".
Da sinistra in senso orario il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, Mauro Colombo di Silea,
Francesco Pezzagno (Rup) e Paride Rovera (TBF Partne)
Il progetto da cui, secondo Colombo, è emersa la sostenibilità economica, prevede tre successive fasi di realizzazione: la sostituzione del turbogruppo, per evitare in futuro danni aziendali per circa 3 milioni e mezzo di euro l'anno, la creazione della centrale di backup e infine, mediante appalto ad una società terza, la realizzazione dinamica della rete di teleriscaldamento. Stimato nel complesso un investimento di 35,5 milioni di euro, con tempi di ritorno nei guadagni di 7 anni per la centrale e dieci per la rete. Nello specifico la turbina sarò terminata entro il 2019, mentre la centrale e la rete entro il 2020, quando potrà iniziare la diffusione di calore alle utenze collegate (condomini, scuole, l'ospedale di Lecco).
L'ingegnere Paride Festa Rovera del TBF Partner (società svizzera incaricata di redigere il progetto definitivo) ha poi spiegato che "è stata mantenuta la posizione attuale della turbina e compattata la centrale di teleriscaldamento per un impatto minore". All'ingegnere Francesco Pezzagno, infine, il compito di relazionare i presenti sulla parte amministrativo-finanziaria dell'opera.
Ampio spazio è poi stato lasciato agli interventi di consiglieri, sindaci e assessori intervenuti all'assemblea. "Faccio fatica a capire come mai è necessario richiedere una modifica all'autorizzazione AIA già ottenuta, che di fatto prescriveva la realizzazione del teleriscaldamento rispetto all'impianto esistente" si è interrogato il sindaco di Dolzago Paolo Lanfranchi insieme all'assessore Dario Monti.
"Tutto è partito da una normativa europea del 2006, le cui prescrizioni sono state recepite dall'impianto di Valmadrera nel 2007. Abbiamo poi condotto uno studio di fattibilità con il Politecnico di Milano - polo di Lecco per capire la fattibilità tecnico-economica dell'opera che ci è stata concessa. Man mano però che la Regione acquisiva gli atti siamo dovuti andare oltre le prescrizioni. Ci sono state chiesti resoconti più precisi ed è per questo che dobbiamo fare delle modifiche ad autorizzazioni già ottenute. Il progetto di teleriscaldamento, ad ogni modo, non aumenterà le tonnellate dei rifiuti da smaltire ma creerà solo condizioni di recupero energetico. Le emissioni in atmosfera non aumenteranno, anzi diminuiranno" ha insistito il tecnico Andrea Eboli di Silea.
Dopo brevi richieste di chiarimento da parte dal sindaco di Molteno Mauro Proserpio e del consigliere della minoranza moltenese Giovanni Galimberti, è intervenuto esprimendo numerose perplessità il consigliere della minoranza di Oggiono Cesare Panzeri. "A me sembra che in questi anni la produzione dei rifiuti sia aumentata arrivando allo smaltimento di 105mila tonnellate. Come e quando si è arrivati a questo? Non riesco poi a capire come potrà bastare quanto prodotto nelle stagioni invernali e d'estate" ha chiesto. A rispondergli Marco Peverelli di Silea. "L'autorizzazione del 2007 era anomala perché a livello regionale veniva imposto a tutti gli impianti di termovalorizzazione di lavorare secondo il massimo grado termico. È stato fatto come prescritto dalla Regione e in base a ciò che gli altri, anche a livello nazionale, facevano da tempo".
Marco Peverelli e Andrea Eboli (Silea)
Alquanto dubbioso sul progetto il sindaco di Civate Baldassarre Mauri. "Stiamo aspettando gli esiti dell'esame epidemiologico, che dovrebbero pervenire entro il 2018. Cosa succederebbe in caso di ritardi? Con il piano finanziario previsto per la copertura degli interventi aumenteranno i costi o i servizi per i cittadini?".
A sinistra Mauro Proserpio, sindaco di Molteno. Al microfono Cesare Panzeri (minoranza Oggiono)
Dietro al microfono Giovanni Galimberti (minoranza Molteno)
"Silea opera in regime autorizzativo. Non esiste condizione per cui si potrà spostare il processo perché altrimenti si andrebbe incontro a delle ottemperanze. Abbiamo un crono programma da rispettare, per evitare di chiudere il forno di Valmadrera. A questo punto penso che la responsabilità ricadrà sui soci" ha risposto Peverelli. "È dal 2003 che Silea non aumenta i corrispettivi per lo smaltimento dei rifiuti. La media del 2015 è stata del 69,99 euro contro i 77,90 del 2010. La società è sempre stata attenta a diminuire i costi per gli utenti. Il teleriscaldamento compenserà la perdita di certificati verdi, che avverrà nei prossimi anni, e la vendita di calore genererà utili alla società che si riverseranno sui comuni della rete ma non solo. Il risparmio ci sarà proprio come ora. Basta vedere che il sacco viola è passato da 78 a 70 euro a tonnellate e l'umido da 64 a 60. I comuni spenderanno sempre meno e, di riflesso, anche i cittadini" ha specificato l'amministratore Colombo di Silea.
Al microfono Baldassarre Mauri, sindaco di Civate
Elena Zambetti e Patrizio Sidoti, sindaci di Ello e Annone
Scettica anche la prima cittadina di Ello, Elena Zambetti. "Se non si fa il teleriscaldamento, Silea chiude. In più questo mi sembra un finanziamento eccessivo per un'area non molto vasta. L'impatto ambientale poi non sarà da meno" si è così espressa, cedendo la parola al collega di Annone Patrizio Sidoti per una breve domanda.
Significativo e polemico contro il progetto di Silea l'intervento del vicesindaco di Suello Giacomo Valsecchi. "Mi sembra una situazione assurda. Per noi resta preliminare la salute dei cittadini e non l'ottemperanza agli adempimenti o gli investimenti. Suello chiede questa sera, e lo ribadirà anche in altre sedi, un'indagine epidemiologica più stretta o in alternativa di aspettare con la realizzazione delle opere previste. Gli utili sono stati fatti eccome. Potevate diminuire le tariffe senza fare investimenti come questo. In più se l'impianto di Valmadrera dovrà lavorare a massimo carico termico almeno fino al 2030 tutti gli sforzi per la raccolta differenziata saranno inutili. Suello non condivide questa politica". "Anche io mi ero astenuto all'assemblea dei soci in quanto mi sembrava fondamentale capire i risultati di una preventiva indagine sulla sicurezza e bontà del progetto" ha aggiunto il sindaco di Colle Brianza, Marco Manzoni.
Al microfono Giacomo Valsecchi, vicesindaco di Suello e sotto, il sindaco di Colle Brianza, Marco Manzoni
Per rispondere alle affermazioni di Valsecchi, Peverelli di Silea ha detto: "Lo statuto, creato a suo tempo dai comuni soci e non certo dalla società, prevede un 70% di utili da utilizzare per investimenti futuri".
"La previsione sugli investimenti era stata fatta proprio per evitare anni di tariffe a livelli esagerati. Poi occorre superare il concetto che a Valmadrera si pratica solo la combustione dei rifiuti. L'alimentazione da qui al futuro sarà plurale e sono previste altre forme di energia" ha aggiunto il sindaco di Lecco. A lui si è unito anche il tecnico di Silea Andrea Eboli. "Il teleriscaldamento sarà a beneficio dei cittadini perché verrà creata un'infrastruttura che resterà sul territorio, indipendentemente da quella che sarà la fonte di energia".
A sinistra in primo piano Marco Longoni (maggioranza Annone)
"Io credo che una decisione simile in merito al progetto vada deliberata all'interno dei consigli comunali, a partire dalla sostituzione della turbina. Se lo studio epidemiologico, poi, dovesse rilevare che l'impianto di teleriscaldamento è dannoso, gli amministratori avranno il compito di bloccare tutta questa attività" ha sostenuto il consigliere della maggioranza di Annone, Marco Longoni.
Sono stati ancora numerosi gli interventi che hanno accompagnato la serata verso la sua conclusione. A livello generale, è prevalsa una condizione di non piena fiducia al progetto presentato da Silea.