Greppi: a tre studenti dell'informatico una menzione nel progetto sulla Milano del futuro

Sabato 17 e domenica 18 dicembre Yassine Ouahidi, Enrico Biella, Tommaso Redaelli della classe 5IA dell'istituto superiore Greppi di Monticello (corso Informatico) hanno partecipato all'hackaton indetto dal Politecnico con il supporto di Lorenzo Lipparini, assessore a partecipazione, cittadinanza attiva e open data del comune di Milano. Il tema dell'iniziativa era: ''Immagina la città del futuro'' con l'obiettivo di trovare soluzioni alle esigenze dei cittadini utilizzando gli open data messi a disposizione dal Comune di Milano relativi ai cantieri diffusi in città, all'occupazione del suolo pubblico, ai ponteggi, alle autorizzazioni temporanee e alle pratiche edilizie, oltre che i dati raccolti da terze parti in formato aperto disponibili a livello comunale. Alla maratona tecnologica hanno partecipato in tutto 66 giovani organizzati in team che hanno realizzato undici progetti con il supporto di tutor, professionisti, funzionari della pubblica amministrazione ed esperti tematici. La competizione ha visto sfidarsi team internazionali di ingegneri e programmatori esperti per 25 ore consecutive no-stop.

I tre studenti dell'istituto Greppi di Monticello durante la presentazione del progetto a Milano

Quello dei ragazzi del Greppi era l'unico team di studenti di scuola superiore, ma il risultato è stato encomiabile: una menzione speciale con comunicato ufficiale del Comune di Milano. La giuria ha così deliberato: "una menzione speciale della giuria è andata al giovanissimo team Greppi, composto da studenti di un istituto tecnico informatico che ha proposto una web- application in cui il cittadino ha l'opportunità di ricevere un bollettino periodico riguardante le trasformazioni urbane attraverso una mappa aggiornata in tempo reale in grado anche di segnalare in anticipo i futuri cantieri''.
I ragazzi hanno così commentato l'esperienza: ''abbiamo scelto di realizzare un'applicazione diventata successivamente un mock-up con allegata una demo. La prima fase di ideazione del progetto e delle sue funzionalità è durata quasi tutto il pomeriggio. Questo era infatti un punto fondamentale: avere una scaletta, una traccia da seguire punto per punto prima di iniziare la fase di vera e propria programmazione. Lo sviluppo delle idee ci ha dato fiducia, il progetto era chiaro e una prima breve presentazione ad alcuni elementi della giuria ci ha fatto capire che ci stavamo dirigendo verso la strada giusta. Una volta iniziato lo sviluppo delle prime funzioni base, ci siamo scontrati subito con le prime difficoltà, le tecnologie con cui saremmo andati a operare erano a noi poco conosciute. Molti concetti ci sono stati introdotti a scuola in queste ultime settimane e lavorare con queste sotto pressione si è reso difficoltoso, abbiamo infatti dovuto procedere consultando guide internet e adattando le istruzioni che trovavamo alle esigenze del nostro progetto e, naturalmente, non sono mancati numerosi imprevisti che sono stati causa di attimi di sconforto''.



I ragazzi hanno così concluso: ''durante l'hackaton abbiamo capito che lo studio che stiamo fronteggiando a scuola si è rivelato fondamentale: tutte le tecnologie che abbiamo studiato e introdotto nel nostro progetto sono state utilizzate anche dagli ingegneri, nostri avversari. Questo ci ha fatto capire quanto le richieste di Villa Greppi puntino in alto rispetto alla media delle altre scuole''.
G. C.
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